Area di crisi complessa nel sud della provincia di Frosinone: dopo l'ok della Regione Lazio domani anche il Consiglio comunale di Cassino discuterà analoga mozione mentre il presidente del consiglio regionale, Mauro Buschini, continua ad interessarsi, anche con esponenti del Governo come ha fatto con l'incontro di martedì con il sottosegretario Manzella.
Intanto in Fca si lavora regolarmente. Con un "brindisi" corale quando venne comunicata l'annullamento della cig di luglio. Ma se a maggio e giugno c'era la preoccupazione per le tante ore di cassa, a luglio, nonostante si lavori, le polemiche arrivano lo stesso. Sono di altro genere e le solleva il sindacato di base FlmU-Cub.

Sulle linee in mascherina
In una nota diramata ieri spiega: «Lavorare 8 ore in fabbrica con la mascherina anti-Covid sta procurando disagi alla salute degli operai, in particolar modo a quelli diretti, collocati in produzione e in catena di montaggio, e soprattutto tra i più anziani. Durante le ore di maggior caldo si cominciano a registrare i primi sintomi legati alla impossibilità di respirare "normalmente". Il respiro affannoso, la dispnea, altro effetto collaterale delle mascherine, si verifica durante la fatica manuale e gli sforzi prolungati, e la mascherina non fa che accelerare la difficoltà respiratoria. Di questi disagi, e di altre criticità legate alla fase post-Covid, sarebbe giusto parlarne in assemblea plenaria dei lavoratori».

Quindi il sindacato spiega come ovviare per garantire la salute degli operai. Tra gli altri punti suggerisce di «riconoscere 15 minuti di "pausa respirazione" per ogni due ore di lavoro; di dimezzare la velocità della catena di montaggio e della produzione per evitare affaticamenti e/o difficoltà respiratorie; ripristinare la mensa a metà turno per "spezzare"». O, comunque, di valutare tutti gli altri spunti che dovessero emergere durante l'assemblea dei lavoratori. In queste ore gli attivisti della Flmu-Cub di Cassino sono stati contattati da decine di lavoratori che iniziano ad accusare problemi».

Tiberina, nuova vittoria
Il sindacato Uilm ieri ha invece riunito tutti i delegati del settore automotive. L'organizzazione guidata da Francesco Giangrande e capitanata in fabbrica da Gennaro D'Avino, si gode un'altra vittoria dopo quella che ha visto salvi gli interinali che rischiavano il licenziamento. La Uilm ha da sempre lamentato il comportamento della governace di Tiberina che in passato è stata anche condannata per attività anti-sindacale. E ieri è arrivata la notizia del cambio della guardia alla direzione generale: il nuovo manager è Mirko Iovino.

«Ora ci attendiamo il ritorno alla "normalità" nelle relazioni sindacali, è stata una nostra vittoria: chiedevamo il cambio del direttore già dallo sciopero del 2019» dice con orgoglio Gennaro D'Avino.
E il segretario provinciale della Uilm Francesco Giangrande gli fa eco: «Siamo sicuri che con la nuova governance ci sarà il rispetto e la dignità per tutti i lavoratori e si tornerà alla normalità nelle relazioni sindacali con atteggiamenti che saranno sicuramente responsabili e rispettosi di tutti».
Ma, intanto, si continuano a fare i conti con la crisi del settore e con un indotto che fa affanna. E non solo per il caldo estivo"