Ogni domenica mattina è sempre la stessa storia, il parco giochi che si trova nei giardinetti dedicati a Peppino Impastato, a due passi dal palazzo di giustizia, è pieno di "ricordini" maleodoranti e cocci di bottiglie di vetro. I genitori hanno segnalato più volte la spiacevole situazione ma, purtroppo, le cose non cambiano.

D'inverno il fenomeno è più contenuto, con l'estate sono sempre più i ragazzi che escono e il parco giochi a ridosso di piazza Labriola diventa off limits.
«Quello che proprio non ci va giù - tuona Antonio, papà del piccolo Gabriele - è l'indifferenza. Siamo stati tutti giovani, magari abbiamo fatto qualche dispetto o sciocchezza, ma non distruggevamo tutto, non lasciavamo rifiuti, nè lanciavamo bottiglie di vetro contro i muri, soprattutto se c'erano giochi per i bambini. Questa totale indifferenza e spregio per i beni della collettività è vergognosa. Parlano di movida, di rilancio per l'economia, ed è tutto molto giusto. Ma poi chi controlla questi ragazzi? Chi li punisce quando commettono azioni sbagliate?».

La zona non è utilizzata solo come vespasiano, alcuni ragazzi che alzano il gomito si nascondono tra i giochi e l'aiuola per dare di stomaco. Altri utilizzano le attrezzature rompendole, alzando la pavimentazione, peraltro già danneggiata dall'usura del tempo.
Le bottiglie di birra restano sulle sedute degli scivoli.
La domenica mattina poi, quando arrivano i piccoli per giocare, trovano il "loro" parco devastato.

«Come si sentirebbero i ragazzi se il sabato sera la piazza fosse off limits?  - incalza una mamma che è anche commerciante - Se ci fossero pannolini sporchi e rigurgiti su sedie e tavoli o sui gradoni? Dov'è chi dovrebbe controllare? Una città allo sbaraglio, distratta e che non pensa a tutti ma solo a chi fa comodo».