«Rispettiamo tutti le regole o si torna indietro». Va dritto al punto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Il report settimanale della Cabina di Regia (costituita dal ministero della Salute e dall'Istituto superiore della sanità) non ha escluso i timori sulla «sostenuta circolazione del virus» in Italia. Riflettori accesi soprattutto sul fattore Rt, vale a dire l'indice di trasmissibilità. È un parametro che misura la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva. Rappresenta il numero medio delle infezioni prodotte da ciascun individuo infetto dopo l'applicazione delle misure di contenimento della pandemia di Covid-19.

Sono tre le regioni nelle quali Rt è sopra quota 1. E precisamente: Emilia Romagna con 1,28, Veneto con 1,12 e Lazio con 1,04. Dati che si riferiscono al periodo della settimana compresa tra il 22 e il 28 giugno. Va pure sottolineato che la cifra è però in calo, se consideriamo che nel Lazio Rt era a 1,24 nella rilevazione precedente (15-21 giugno) e a 1,12 nel periodo 8-14 giugno.

Rileva Nicola Zingaretti: «Faccio un nuovo appello a tutti a rispettare le regole. I contagi aumentano perché molti non le rispettano. Atteggiamenti spavaldi e irresponsabili mettono a rischio la sicurezza degli altri. Come diciamo da tempo, il virus è ancora in circolazione e abbassare la guardia ora è davvero sbagliato. Grazie alle centinaia di operatori sanitari, Forze dell'ordine, sindaci e amministratori che sono attivissimi a individuare i positivi e poi isolare i focolai. Ma questo non può bastare: bisogna continuare a usare la mascherina, mantenere la distanza di sicurezza e igienizzare mani e ambiente. Regole che non sono complicate, ma sono fondamentali per tutelarci e per questo vanno osservate, altrimenti rischiamo di tornare indietro e bruciare tutti i sacrifici che abbiamo fatto in questi mesi».

Sulla medesima lunghezza d'onda l'assessore regionale alla sanità Alessio D'Amato. Argomenta: «Non ci giro intorno: avverto un calo di tensione assolutamente ingiustificato e rischioso. Un rilassamento eccessivo. Vero è che in questi mesi abbiamo affrontato benissimo il Covid e sicuramente sono stati fatti degli importanti progressi sotto tutti i punti di vista. Ma il virus circola ancora e per quello che mi riguarda non ho alcuna intenzione di abbassare e far abbassare la concentrazione. I controlli devono essere effettuati con puntualità e con immediatezza. Come stiamo facendo del resto. Abbiamo isolato e contenuto focolai importanti in queste settimane».

Aggiunge l'assessore regionale alla sanità: «Vanno rispettate nel dettaglio le disposizioni sul distanziamento, evitando tutte le occasioni potenzialmente pericolose. Come gli assembramenti o le feste per esempio». Quindi sottolinea: «Importante anche effettuare controlli sulle persone che arrivano dai Paesi dell'America Latina e dal Bangladesh, zone che in queste momento sono fortemente attenzionate. Non possiamo permetterci cali di tensione e sarebbe davvero imperdonabile vanificare lo straordinario lavoro effettuato finora. Se non continuiamo ad osservare le disposizioni, il rischio di un ritorno alla situazione di qualche mese fa non può essere escluso».

Spiega Alessio D'Amato: «Invito tutti a mantenere alto il livello di attenzione, che può abbassarsi soprattutto nelle occasioni conviviali, in famiglia o con gli amici. È perfino naturale. Ma non possiamo compromettere quanto fatto finora. In provincia di Frosinone la situazione è sotto controllo. In Ciociaria è stato fatto un lavoro eccezionale da parte di tutta la sanità pubblica. L'ospedale del capoluogo ha risposto bene e la Asl ha agito sempre con lucidità ed efficacia. Così come è importante sottolineare l'attività effettuata in Ciociaria sul versante dei tamponi rinofaringei e dei test sierologici.

Ecco perché bisogna fare uno sforzo ulteriore. Il valore di Rt nel Lazio? Intanto è in diminuzione e sono convinto che nel prossimo report scenderà sotto quota 1. Ma proprio quanto successo nelle ultime settimane deve far capire a tutti che basta davvero poco per far riprendere la curva dei contagi».
Per quanto riguarda comunque la situazione della pandemia da Covid-19, ci sono due dati che vanno ricordati. L'ultima volta in doppia cifra si è andati il 7 aprile, mentre risale addirittura al 4 aprile l'ultima volta nella quale furono superati i 20 nuovi contagi giornalieri. Parliamo di tre mesi fa. Eravamo in un'altra fase della malattia. E di questo non si può non tenere conto. Così come l'ultima volta che si sono registrati più di 3 casi al giorno risale al ventitré aprile. Insomma, non si può non prendere atto della bassa circolazione del virus in provincia di Frosinone.