Operazione "The Mask", chiesta l'acquisizione di tutte le intercettazioni telefoniche. La difesa dell'imprenditore di Cervaro Antonello Ieffi accusato turbativa d'asta e inadempimento di contratti di pubbliche forniture relativi a un carico "d'oro" di mascherine provenienti dalla Cina nel pieno dell'emergenza sanitaria nella tarda mattina di ieri a Roma ha avanzato un'altra istanza: quella di poter acquisire tutte le intercettazioni e non solo quelle che erano state richieste dal pubblico ministero.

Per gli avvocati Andrea Coletta e Claudio Acampora, i passaggi e le cessioni delle aziende che risultano coinvolte nell'indagine sulle "mascherine a peso d'oro", così come altri importanti aspetti della vicenda, andrebbero contestualizzati nella globalità di quanto accertato. Un lavoro complesso, che andrà nello specifico a delineare ogni elemento legato all'inchiesta transnazionale aperta dalla Guardia di Finanza durante il picco dell'emergenza.

Secondo l'impianto accusatorio l'imprenditore di Cervaro avrebbe «giocato d'azzardo con la salute pubblica» assicurando un carico enorme per la fornitura di dispositivi di protezione individuale, apparecchiature elettromedicali e servizi connessi: 24.314.550 mascherine suddivise in fasce temporali di invio, di cui 3.000.000 con consegna nei primi tre giorni dall'ordine.
Poi i ritardi, le richieste di Consip di fornire spiegazioni, i presunti problemi sulle problematiche organizzative del volo di trasferimento della merce dal punto di stoccaggio all'aeroporto di Malpensa e l'apertura dell'inchiesta.

Testimoni "eccellenti "
Nella precedente udienza la prima Antonello Ieffi ha chiama in aula il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, insieme all'ad di Consip, Cristiano Cannarsa, al funzionario doganale addetto all'Ambasciata d'Italia a Pechino, Marco Mamone e ad altri 27 nomi che serviranno a chiarire moltissimi aspetti legati all'indagine aperta sulle "Mascherine a peso d'oro".
Ora si torna in aula il prossimo 16 luglio per i testimoni della difesa.