Operazione "Pineta Bianca", scarcerato Dini Besnik.
Ritenuto capo dell'associazione criminale, tratto in arresto unitamente ad altre 11 persone ritenute affiliate del sodalizio, è stato scarcerato nella tarda serata di giovedì.

L'uomo, imprenditore edile già condannato per analogo reato dal Tribunale di Napoli nel 2006, assistito dagli avvocati Marco Maietta e Bruno Naso, è stato il primo degli arrestati a fare ricorso dal Tribunale del Riesame di Roma. Nel ricorso, i legali hanno sostenuto l'insussistenza di indizi di colpevolezza a carico del Dini Besnik. Nell'articolata memoria redatta, gli avvocati difensori sono riusciti a dimostrare che il loro assistito era totalmente estraneo a 22 dei 23 capi di imputazione articolati dalla D.D.A. di Roma.

In particolare, il Tribunale ha valorizzato le argomentazioni difensive che hanno dimostrato come gli ingenti sequestri di denaro avvenuti in danno di due albanesi di Capena, ritenuti i fornitori del sodalizio criminale, nulla avevano a che vedere con le ipotizzate cessioni di droga, tanto che la stessa Corte di Cassazione aveva, per ben due volte, annullato i provvedimenti di sequestro del denaro stesso.
Dopo una camera di consiglio protrattasi più di 24 ore, il Riesame ha integralmente accolto il ricorso degli avvocati Maietta e Naso, e scarcerato Dini Besnik.