La Asl di Frosinone, da ottobre 2018, è impegnata a garantire maggiore tutela contro la violenza di genere attraverso il progetto "Conscious", finanziato dal Programma Europeo Diritti Uguaglianza e Cittadinanza.
L'iniziativa rappresenta una novità per l'Azienda Sanitaria, poichè per la prima volta garantisce trattamenti specifici agli autori di violenza domestica o di genere, sia presso i penitenziari di Cassino e Frosinone, sia presso gli ambulatori esterni della stessa Asl.

Dopo la sospensione determinata dall'emergenza Covid-19 il progetto "Conscious" ha ripreso l'attività di trattamento e divulgazione. Un modello di intervento unico nel suo genere, spiegato dal dottor Fernando Ferrauti, direttore del Dipartimento Salute Mentale e Patologie da dipendenza. «Negli ultimi venti anni il nostro sistema sanitario - dice il dottor Ferrauti - si è occupato di violenza di genere dal punto di vista delle vittime, ma le ricerche più recenti evidenziano come non basta difendere le vittime e garantire giustizia attraverso una pena da scontare in carcere.
Con questo progetto, la Asl di Frosinone è riuscita a promuovere un percorso di trattamento sugli autori delle violenze come prevenzione della recidiva».

Quali dati emergono dopo il confinamento?
«Il rapporto Istat di maggio 2020 indica che le vittime sono state confinate in uno spazio e in un tempo definito con i loro carnefici. Durante l'epidemia, le telefonate al numero 1522, a disposizione delle vittime di violenza e stalking, sono state 5.031, il 73% in più dello stesso periodo del 2019. Le vittime che hanno chiesto aiuto sono 2.013 (+59%). il 73% in più del 2019.
Parallelamente, le denunce per maltrattamenti in famiglia sono diminuite del 43,6%; quelle per omicidi di donne del 33,5%; tra queste, sono scese dell'83,3% le denunce per omicidi femminili da parte del partner.
Nel 60,6% dei casi, le chiamate arrivano tra le 9 e le 17; quelle di notte e primo mattino hanno raggiunto il 17,5% durante il lockdown. Il 45,3% delle vittime ha paura per la propria incolumità o di morire; il 72,8% non denuncia il reato subito. Nel 93,4% dei casi la violenza si consuma tra le mura domestiche, nel 64,1% si riportano casi di violenza assistita».

Quanto incidono queste cifre sulla salute pubblica? «La violenza maschile contro le donne è un fenomeno grave e diffuso al di là dei confini nazionali, poiché è trasversale in tutto il mondo. Oltre a rappresentare una violazione dei diritti umani, è un ostacolo all'uguaglianza di genere e al diritto alla salute».

Quale obiettivo primario si pone questo programma?
«Diminuire la violenza domestica equivale ad aumentare il grado di salute e protezione dei cittadini; prevenire la reiterazione dei comportamenti violenti è il modo migliore per abbassare i costi in termini di salute pubblica rispetto alle conseguenze di questi atti.
Il nostro servizio ambulatoriale è a disposizione della popolazione ed è gratuito. Il numero a cui rivolgersi è lo 0775/8822148; e-mail: gativ@aslfrosinone.it»