Sono iniziati ieri mattina i lavori per l'ampliamento di via Della Piazza di Sant'Oliva. L'opera molto attesa dalla collettività è iniziata e consentirà di allargare una strada di collegamento molto importante per la frazione di Pontecorvo. Al tempo stesso sono iniziati anche i lavori nella chiesa di Sant'Ermete a Ravano per la riapertura. Opera che era cominciata e poi è stata sospesa. Il motivo? Un esposto presentato contro i lavori.

E proprio su questo interviene il sindaco Anselmo Rotondo che, oltre a dirsi soddisfatto per l'avvio delle opere, ribadisce anche i numerosi esposti che nel corso di questo quinquennio si è trovato a dover affrontare.
«Sono partiti ieri mattina i lavori nella frazione di Sant'Oliva dove è previsto l'ampliamento di un'importante strada del centro, per questo ringrazio l'ufficio tecnico comunale, l'assessore ai lavori pubblici Fernando Carnevale e tutti i cittadini che hanno collaborato affinché questa opera venisse realizzata - ha affermato il primo cittadino - Inoltre sempre stamattina sono ripresi anche i lavori presso la chiesa di Sant'Ermete in località Ravano.

Lavori che si erano dovuti fermare a causa di un esposto presentato contro l'opera. Quello che abbiamo ricevuto per la chiesa di Sant'Ermete è solo l'ultimo di una infinita lista di esposti che sono stati presentati contro ogni progetto, ogni opera, ogni lavoro che questa amministrazione ha avviato in cinque anni per la comunità. Esposti che, ci tengo a sottolinearlo, sono sempre finiti con un nulla di fatto perché il tutto è stato realizzato nel pieno rispetto delle regole».

E proprio per questo su questo punto il sindaco sottolinea un aspetto che, a suo parere, è fondamentale: «A chi continua questa "politica degli esposti" vorrei ricordare solo una cosa: quando si fanno delle opere pubbliche queste non vengono realizzate per Anselmo Rotondo o per l'amministrazione di Anselmo Rotondo. Si tratta di opere di utilità sociale per tutta la comunità. Quindi l'unico risultato che si ottiene è quello di rallentare i tempi e portare gravi disagi all'intera città».