È stata una presentazione affollata, ma soprattutto "partecipata", quella che si è svolta ieri mattina nella sala convegni della Camera di Commercio frusinate, messa a disposizione dal presidente Marcello Pigliacelli. Al centro dell'incontro con l'informazione, gli amministratori e gli operatori locali il progetto "RipartiAmo Tourism", collegato al nuovo logo della provincia di Frosinone, scelto attraverso un recentissimo concorso di idee. Artefice di entrambe le iniziative la Regione Lazio, intervenuta con i suoi rappresentanti di riferimento per il nostro territorio: la consigliera Sara Battisti e il presidente dell'Assemblea della Pisana Mauro Buschini. Con loro, al tavolo dei relatori, l'assessore al Turismo Giovanna Pugliese e il "padrone di casa" Marcello Pigliacelli, promotore di un altrettanto importante progetto di rilancio turistico della Ciociaria, basato su un innovativo portale web in fase di completamento.

Ospite d'onore il ciclista Valerio Agnoli, che ha dato vita al trailer sulle bellezze naturali, storiche e paesaggistiche della nostra provincia. Altra presenza di rilievo quella di Chiara Mastrodicasa, la vincitrice del concorso di idee con il brand "Ciociaria. Aria di emozioni", accompagnata dal suo team di giovani collaboratori. La conferenza è stata aperta dai saluti di Marcello Pigliacelli, che ha ringraziato gli amministratori regionali per quanto stanno facendo a favore del turismo sul territorio. Infatti, ha sottolineato il presidente dell'ente camerale, la provincia di Frosinone deve crescere attraverso un vero prodotto di destinazione turistica. E se la Ciociaria cresce insieme alle altre province laziali, questo effetto domino può raggiungere la Capitale, innescando uno scambio reciproco di benefici economici.

Dopo Pigliacelli, è intervenuta Sara Battisti. «Questa presentazione è l'inizio di un viaggio - ha dichiarato -. Il punto di partenza per raccontare una nuova Ciociaria, con quel cambio di paradigma tanto auspicato e mai realizzato. La Provincia di Frosinone è ricca di storia, di arte, di bellezze paesaggistiche, di enogastronomia che dobbiamo mettere a sistema, pubblico e privato, per farle conoscere al mondo. Non a caso, il nuovo logo che mette in rete le nostre attrazioni ha aggiunto è un brand che racconta i nostri alberi, le mura ciclopiche, le terme, i fiumi, il cielo azzurro. Mentre le simboliche bottiglia e forchetta rappresentano il nostro "food e wine", tra i migliori al mondo. Con il video di Valerio Agnoli raccontiamo tutto questo e lo portiamo in giro per l'Italia. Ora è iniziato ufficialmente il viaggio, il percorso è lungo ma siamo sulla strada giusta».

Un percorso ovviamente condiviso dal presidente Buschini, il quale ha parlato di una «valorizzazione del brand Ciociaria, che passa anche attraverso la gestione coordinata delle tante risorse del nostro territorio. È necessario unire attrazioni, servizi e offerte ha sottolineato Buschini per costruire un prodotto che risponda alle esigenze del cliente tramite una strategia chiara e definita. Sono soddisfatto per la creazione del progetto "Ripar tiAmo Tourism" e del lavoro di Sara Battisti, che si unisce alle altre iniziative promosse da Regione ed enti territoriali. Per questo ha concluso ringrazio particolarmente la Camera di Commercio e i Comuni, con cui stiamo mettendo in campo un grande progetto per dare nuovo slancio al turismo nellanostra Provincia. Facendo sistema, getteremo le basi per lo sviluppo del settore e per un'economia sostenibile».

Principi a cui si ispira il Piano Turistico Triennale approvato dalla Regione e citato come esempio dall'assessore Pugliese: «Abbiamo definito 9 aree territoriali differenti. Le valorizzeremo esaltandone le caratteristiche e cercando di immaginare nuove narrazioni. La Ciociaria è un territorio unico e con grandi opportunità, famoso nel Lazio e in tutta Italia per i suoi prodotti tipici, le manifestazioni culturali, gli itinerari sportivi e naturalistici, gli antichi borghi e i siti archeologici romani e pre-romani. Stiamo lavorando alla promozione di tutte le iniziative di rilancio del turismo locale». Ai ciociari non resta che vederne i risultati.