Un nuovo caso di Covid-19 in provincia di Frosinone.
Si tratta di un uomo residente a Ferentino.
Una curiosità: per il terzo lunedì consecutivo la settimana si apre con un nuovo contagio.
Si tratta sempre di casi sporadici che, però, devono indurre a non abbassare la guardia.

Infatti, gli ultimi tre casi che si sono verificati in Ciociaria sono tutti passati dal pronto soccorso, su segnalazione del medico curante, che ha richiesto ulteriori accertamenti in considerazione dello stato di salute pregresso dei pazienti e della presenza di sintomi associabili al nuovo Coronavirus. Una novità rispetto al recente passato dove per lo più sono stati scovati asintomatici.

Si tratta, comunque, di tre casi in tre giorni, in tre posti diversi (Fiuggi, Monte San Giovanni Campano venerdì e ora Ferentino) che hanno comportato anche un'estensione delle persone, al momento negative, sottoposte alla sorveglianza domiciliare per prevenire qualsiasi rischio di propagazione ulteriore del contagio.

Il nuovo caso
Nel bollettino regionale c'è la conferma del nuovo caso per la provincia di Frosinone. Si tratta di un uomo di 65 anni di Ferentino con patologie pregresse. Come già accaduto per i precedenti due contagiati, anche questo paziente è ora ricoverato a Malattie infettive, che vede occupati tre posti letto. Da quanto emerso, comunque, si tratta di un positivo a un solo gene, dunque con una bassa carica di contagiosità.
Essendo, peraltro, un paziente sottoposto a terapia domiciliare, l'analisi epidemiologica per individuare i contatti avuti dall'uomo nelle ultime settimane, necessariamente è stata estesa agli infermieri che si sono occupati di lui, che sono già stati sottoposti a tampone.

Una quindicina, al momento, sono le persone negative sottoposte alla sorveglianza domiciliare per aver avuto contatti con gli ultimi pazienti risultati positivi. I positivi in isolamento, invece, restano due come nei giorni precedenti. Un numero che, seppur nei giorni scorsi era stato praticamente azzerato, non deve far preoccupare oltremodo tenuto conto che, nel periodo più critico dell'emergenza, l'Asl di Frosinone contava anche 1.200 persone in isolamento domiciliare.

Il diverso momento che sta attraversando la Ciociaria come il resto del Lazio e d'Italia è testimoniato anche dal fatto che in questo momento vengono eseguiti tra i 90 e i 150 tamponi al giorno. In passato, nel pieno dell'emergenza, ne venivano effettuati anche 300 di media, con punte fino a 420.
In provincia di Frosinone sono stati compiuti circa 18.000 tamponi, dal sedici marzo processati nel reparto di Biologia molecolare dell'ospedale Fabrizio Spaziani.

Vanno avanti anche i test sierologici della Asl, effettuati già agli operatori sanitari, alle forze dell'ordine, ai farmacisti, ai donatori e a 115 cittadini. Ora saranno sottoposti agli esami gli operatori della polizia locale dei 91 Comuni, il personale degli uffici giudiziari del tribunale di Frosinone e Cassino, il personale docente e gli operatori della scuola.

L'allarme
Il punto è che, come notano dall'Asl, in giro non c'è più la percezione del pericolo. C'è una sensazione del pericolo scampato e della cessata emergenza.
In troppi non indossano più la mascherina.
Eppure il virus circola ancora e determina nuovi contagi, anche se limitati di numero grazie anche all'immane sforzo che la macchina sanitaria ha profuso in questi mesi con il lockdown, il distanziamento sociale e la progressiva riapertura delle attività.

Il grande lavoro ha permesso anche di isolare molti asintomatici, scoperti con i test sierologici.
Ha premiato pure la scelta di andare alla ricerca e isolare i contatti dei positivi per limitare gli effetti che avrebbero potuto provocare gli asintomatici. Un risultato che, numeri alla mano, è stato confermato anche a giugno.