Si torna alla normalità, si torna in aula. Addio alle tesi di laurea discusse in casa, alle lezioni a distanza, agli esami fatti da remoto. Torna la didattica frontale. Torna a vivere l'Università. Così come aveva auspicato il rettore Giovanni Betta, a settembre si riprende a pieno regime.

Tutti i rettori d'Italia, riuniti a Roma e in via telematica, hanno infatti confermato il ritorno in aula a settembre.
Il rettore Giovanni Betta così commenta la decisione: «La didattica a distanza è stato uno strumento indispensabile per garantire il diritto allo studio durante il picco della pandemia. Ma la didattica è un'esperienza formativa sociale, non solo cognitiva. Quindi l'università non può prescindere dall'aula in presenza, ovvero il luogo in cui studenti e docenti si incontrano.
Con questa decisione, le università confermano la loro responsabilità nei confronti dei territori di appartenenza.
Responsabilità che continua a ispirare la progettazione delle misure necessarie a garantire la sicurezza del rientro di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo».

Le università intendono, però, tranquillizzare gli studenti nazionali e internazionali che non potranno essere presenti presso il campus, che sarà comunque possibile frequentare grazie alla didattica a distanza.

Studenti, rientro con... voto
Ancora più contenti si dicono gli studenti.
«Si torna ad Unicas(a)» commenta Achille Migliorelli di "Primavera Studentesca". E sarà un rientro col botto, per gli studenti ed i rappresentanti. Il senato accademico che si è riunito nei giorni scorsi ha infatti individuato le date del 20 e 21 ottobre per rinnovare i rappresentanti degli universitari in tutti gli organi.
Le elezioni si sarebbero dovute svolgere già in primavera ma a causa dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 non è stato possibile procedere agli adempimenti necessari per il rinnovo delle rappresentanze studentesche relative al biennio 2020-2022.

Pertanto il rettore, con apposito decreto, aveva prorogato al 30 giugno tutte le scadenze dei mandati dei rappresentanti degli studenti nei vari organismi collegiali. In considerazione dell'attuale situazione e del periodo estivo, si è però reso necessario prorogare ulteriormente gli adempimenti elettorali relativi al rinnovo dei mandati fino al completamento delle operazioni correlate, la cui data presunta individuata per le votazioni è quella del 20 e 21 ottobre prossimi.

Intervista al ministro
E intanto, sempre sul fronte degli universitari, c'è un'altra novità: gli studenti dei corsi di Diritto amministrativo e Diritto degli Enti locali tenuti dai professori Margherita Interlandi, consigliere giuridico del ministro Manfredi, e Luigi Famiglietti, alla presenza del rettore dell'Università di Cassino Giovanni Betta, e con la partecipazione di rappresentanti istituzionali del territorio, hanno intervistato il ministro Manfredi.
«L'intervista sul ruolo delle università delle aree interne per lo sviluppo locale  - spiegano Interlandi e Famiglietti - rientra in un progetto più ampio volto ad affrontare il tema della Strategia nazionale aree interne partendo da una ricerca sulla gestione dei servizi associati nella zona della Val di Comino, dalla quale è emersa la centralità, rispetto allo sviluppo del territorio, dell'Università di Cassino».

Oltre alla riorganizzazione dei servizi essenziali e le politiche di sviluppo locale, nell'incontro sono stati trattati temi come la risposta all'emergenza Coronavirus, l'abbattimento del digital divide, il ritorno alle lezioni universitarie in presenza e l'alta velocità che garantirà una nuova centralità per l'Ateneo.

Il rettore non nasconde l'orgoglio: «Da sempre il nostro Ateneo si è impegnato per costruire, insieme alle amministrazioni locali, dei modelli di sviluppo che consentano di valorizzare le eccellenze locali.
L'attenzione che il Governo e il ministro Manfredi stanno dimostrando verso le aree interne ci conforta e ci dà energia per proseguire su questa linea