Torna in libertà, in attesa del processo che sarà celebrato in autunno, Luigi Cocco, 55 anni, arrestato a gennaio scorso per traffico illecito di rifiuti, gestione di discarica abusiva.
L'operazione "Cavum" dei carabinieri forestali che hanno eseguito un'ordinanza di applicazione di misure cautelari reali e personali emanata dal gip presso il Tribunale di Roma, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Roma, è scattata a inizio di quest'anno.
Luigi Cocco, insieme al fratello Nando, è stato accusato di aver violato gravemente le norme che regolamentano lo smaltimento dei rifiuto, in particolare a seguito delle indagini compiute dagli uomini dei carabinieri forestali, del maggiore Masi, dopo anche le inequivocabili riprese video.
Era stata filmata, infatti, una intensa attività di smaltimento illecito in quanto i numerosi mezzi che arrivavano nella cava Monticchio Ferentino, gestita dai fratelli Cocco, non rispettavano il protocollo che imponeva il peso del rifiuto al momento dell'ingresso, di identificarne la natura. A seguito delle indagini le manette per entrambi i fratelli.
Il tribunale della Libertà di Roma aveva concesso poi i domiciliari a Luigi Cocco, accogliendo il ricorso dell'avvocato Giampiero Vellucci, in quanto è stata considerata sproporzionata la misura in carcere, in relazione all'attività di imprenditore e al fatto fosse incensurato. Ieri è stato accolto nuovamente il ricorso dell'avvocato Giampiero Vellucci e sono stati revocati anche i domiciliari in quanto secondo il tribunale della Libertà di Roma, l'imputato può attendere il processo in stato di libertà. Processo che si terrà in autunno.