Resta in rianimazione il sessantatreenne che domenica pomeriggio è stato colpito sotto il mento con un coltello dall'ex compagno di sua figlia. A chiedere di mostrare vicinanza al padre è suo figlio, Lorenzo Biganzoli, anche lui ferito, che ieri mattina ha lasciato il suo letto del Santissima Trinità ed è tornato a casa. Ma prima di lasciare l'ospedale, il trentenne ha espresso il desiderio di salutare il padre.
«È in rianimazione, le sue condizioni sono stazionarie, i medici non si sbilanciano, sicuramente la fase è molto delicata ha detto il giovane Io sto bene, mi sento più forte di prima nonostante i tanti punti di sutura sul corpo. Sono intervenuto per salvare mio padre.
Quanto alle dichiarazioni che ho appreso dalla controparte, mi affido alla giustizia: se ne parlerà davanti al giudice. Ora tutte le energie sono rivolte a mio padre, aspettiamo che si riprenda. Ringrazio la mia famiglia, mia moglie Federica e il vicinato per la bella sorpresa ricevuta».
Ad accogliere Lorenzo, infatti, ieri mattina c'era uno striscione di benvenuto sul cancello di casa. «Domani (oggi, ndr) tornerò in commissariato, mi ha chiamato la polizia. Indicherò un avvocato che mi difenda e mi segua nelle pratiche legali. Mi preme sottolineare la vicinanza che ho ricevuto in questi giorni, ringrazio l'intera città di Sora, e non solo, per avermi dato un sincero conforto».
E mentre tutti nel quartiere si augurano di poter archiviare questo terribile episodio di violenza con la guarigione del padre di Lorenzo, il cinquantenne F.
B., sul quale grava la pesante accusa di duplice tentato omicidio e del possesso del coltello, rimane in carcere a Cassino.