Strisce blu e zebrature varie tra perplessità, silenzi ed imbarazzo. La chiarezza dovrebbe essere la caratteristica base di ogni pubblica amministrazione, e la stessa politica trarrebbe giovamento dall'evitare zone d'ombra foriere di dubbi e strumentalizzazioni. Da più giorni il furgone di una ditta specializzata in segnaletica orizzontale, da quanto si evince dalla scritta stampigliata sulla fiancata, appare stazionato dappertutto, con gli operai che armati di vernice ed attrezzatura varia definiscono spazi di parcheggio, obblighi direzionali e postazioni privilegiate. Alcune novità favoriscono domande alle quali, come ormai prassi, i politici interpellati rispondono "non ne so nulla, mi informerò" senza dar seguito alla promessa. Mentre a Porta Cerere il "rettangolo rosa" per le automobili delle donne in attesa è stato spostato dallo spazio davanti alle suore al discutibile sito accanto alla fontanella, e posti per le moto sono apparsi anche dove era proibito financo sostare per un attimo, a Piazza Padella il disegnatore s'è sbizzarrito producendo una tela di stile barocco, se non addirittura astratto.
Davanti all'ingresso del Cup e laboratori annessi, poi, all'ombra di Porta Santa Maria, su due comodi posti già riservati ai disabili sono apparse le basi di alcuni ombrelloni, dalla oscura finalità. Via Giminiani, in prossimità del Comando Compagnia Carabinieri, è un'orgia di bianco, e gli anagnini si augurano che la mole di strisce e scritte favorisca la eliminazione di almeno una delle barriere rialzate, tanto contestate dal centrodestra quando amministrava Bassetta. Uno spettacolo particolare, poi, è quello offerto dal parcheggio dei Cimitero, utilizzato dai camperisti. Un noto frequentatore dello stesso, che nei giorni scorsi aveva lodato l'attenzione verso quel tipo di turismo, ha storto la bocca, sorpreso e quasi incredulo. La perplessità sull'ideatore delle novità, però, scema di fronte al quesito di carattere amministrativo: quale ente si sta occupando delle zebrature? Assessori e consiglieri delegati rispondono: "il Comune non c'entra, è tutto a cura e carico della società che gestisce i parcheggi a strisce blu". Strano; visto che alcuni siti, ad esempio la stazione ferroviaria ugualmente trattata a bianco sintetico, non hanno spazi a pagamento. E.C.