Anche Frosinone ha risposto all'appello nazionale. Rispettando la distanza di sicurezza, gli studenti, i comitati e i professori hanno condiviso la rivolta di "Priorità alla scuola" per chiedere al Governo un maggiore impegno per il riavvio a settembre dell'attività didattica in presenza in tutte le scuole e in sicurezza e continuità, senza riduzioni di orario. Tra gli intervenuti alle 18, a piazzale Vittorio Veneto, il presidente provinciale dell'Anpi, Giovanni Morsillo: <Chiediamo che vengano ripristinate le condizioni di esercizio di diritto allo di studio e diritto all'insegnamento con miglioramenti anche rispetto alla precedente situazione prima dell'emergenza Covid-19>.

<Anche Frosinone ha risposto all'appello nazionale di "Priorità alla scuola" - le parole di Gianmarco Capogna di "Possibile" - Siamo tra le sessanta piazze che in contemporanea alle 18 del 25 giugno si ritrova per ricordare in Italia e soprattutto al Governo che far ripartire la scuola in sicurezza e con norme chiare, deve essere una priorità per questo Paese>.

Giacomo Felici della Rete studenti medi di Frosinone ha aggiunto che <La scuola è un diritto e noi abbiamo partecipato a questa manifestazione per ribadirlo perché lo studente deve essere protagonista della propria formazione. Bisogna garantirea tutti il diritto fondamentale di istruzione>.

Per Fausta Dumano, insegnante <la ripartenza di settembre deve ripartire dal basso, ascoltando chi la scuola la vive tutti i giorni. Dividere le classi per piano di apprendimento significherebbe reintrodurre nelle scuole le classi differenziali che abbiamo combattuto tanto>