Alberto Di Cicco è ai domiciliari. Il ragazzo condannato in primo grado a dieci anni con il rito abbreviato per tentato omicidio è stato trasferito ieri dal carcere di Rebibbia nella sua abitazione a Sant'Elia.

Gli avvocati Nicola Ottaviani e Mariano Giuliano, difensori del giovane, avevano proposto un'istanza riguardo il venir meno delle esigenze cautelari rispetto alla pericolosità sociale sostenendo che, in realtà, non sono emersi elementi di pericolosità importante tali da rendere indispensabile la permanenza in carcere del ragazzo nelle more del procedimento in appello.

Inoltre la richiesta era stata formulata all'esito della stessa udienza nella quale i difensori hanno sostenuto che in qualche modo il ragazzo non aveva dato alcun segnale di pericolosità successivo rispetto ai fatti stessi.
C'era stato un parere negativo da parte del pubblico ministero e da parte delle parti civili che avevano ipotizzato un'eventuale reiterazione del reato da parte del ragazzo.

Il giudice Di Croce ha accolto l'istanza che è stata presentata dagli avvocati Ottaviani e Giuliano e ieri pomeriggio il ragazzo ha lasciato il carcere di Rebibbia ed è rientrato a casa con i familiari.