Dal lockdown alla ripartenza: è stato questo il tema della conferenza stampa che questa mattina ha tenuto,  presso la Asl di Frosinone, la dottoressa Patrizia Magrini, direttore generale facente funzioni dell'azienda e direttore sanitario della stessa. Il dirigente ha fatto il punto di questi oltre 110 giorni di Covid per evidenziare quello che è stato l'operato della Asl nel corso di questa terribile pandemia. Con lei c'erano il direttore amministrativo, la dottoressa Pierpaola D'Alessandro e anche Lorena Martini, responsabile del settore Scienze Infermieristiche. Si potrebbe dunque dire: tre donne per la ripartenza della sanità locale. 

Durante l'incontro sono stati resi noti i dati aggiornati per quanto riguarda l'emergenza Covid in provincia di Frosinone: numeri che parlano di 695 contagiati e 58 decessi (numeri leggermente superiori a quelli finora conosciuti ma solo per questioni burocratiche legate a persone ricoverate o decedute in ospedali di altre Asl romane e le cui comunicazioni arrivano con diversi giorni di ritardo e per questo erano finora sfuggite ai conteggi). 

La dottoressa Magrini ha sottolineato come la Asl frusinate sia stata capace di dare una risposta pronta ed efficace di fronte ad una gravissima pandemia mondiale. Una reazione che si è sostanziata principalmente, ma non solo, con l'adattamento dell'ospedale "Spaziani" che in pochi giorni è stato trasformato in un "Covid Hospital" con ben 86 posti di degenza ordinaria "dedicati", così distribuiti: 26 di Malattie infettive, 40 di Medicina Covid e altri 20 di medicina d'urgenza Covid. A questi vanno aggiunti 20 posti di Terapia intensiva, con il totale che sale a 106 posti totali. 

Quindi, la Magrini ha voluto ringraziare tutti coloro che sono stati impegnati in questa battaglia: gli ospedali, gli operatori sanitari, i dipendenti, i dirigenti dei nosocomi, ed ha stabilito che in questo momento la ripartenza della sanità locale, con le attività ambulatoriali normali sospese (sono circa 63mila le prestazioni da recuperare), è stata avviata ma certamente con tutte le cautele del caso visto che il coronavirus non è affatto scomparso, non lo abbiamo ancora alle spalle. E su questo aspetto bisognerà essere sempre vigili.

Poi ha ringraziato il suo predecessore, il dottor Stefano Lorusso, che ha guidato la Asl di Frosinone dal settembre 2019 fino al 1° giugno scorso (ora Lorusso è capo della segreteria tecnica del ministero della sanità). La Magrini ha poi aggiunto che questa nuova fase si apre con l'impegno di risolvere alcuni problemi importanti, come quello degli anestesisti dell'ospedale di Cassino, e qui ha assicurato che la prossima settimana, grazie alla riattivazione di una convenzione con l'Azienda sanitaria di Caserta, si potrà in qualche modo tornare alla situazione pre-Covid e quindi cercare di dotare anche l'ospedale di Cassino del numero adeguato di anestesisti

Infine, è stato sottolineato il grande cuore della Ciociaria, visto che ci sono stati ben 570mila euro di donazioni alla Asl in denaro ed altri 300mila in macchinari. Una risposta importante che è stata data dal territorio. In conclusione i dati attuali, che parlano di soli due casi in tutta la provincia di persone positive al coronavirus in isolamento domiciliare e che stanno a dimostrare la bontà delle cure e delle terapie messe in atto dalla Asl di Frosinone.