Dopo il Covid nulla sarà come prima. Una frase spesso ripetuta in questi mesi che, per il mondo della scuola, potrebbe diventar realtà e manifestarsi in tutta la sua pienezza. Anche se le ipotesi più estreme, quali divisori in plexiglas sono per ora accantonate.
La bozza delle linee guida per la ripresa dell'attività scolastica a settembre alla quale stanno lavorando il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina e le parti sociali presenta importanti novità per le famiglie. Tra le ipotesi c'è l'obbligo della mascherina dai sei anni in su, ma soprattutto si ventila la possibilità di turno per poter accedere ai banchi.

Sulla base delle singole autonomie degli istituti, si studierà un modo per garantire la convivenza con il virus anche a scuola. E dunque ingressi scaglionati, lezioni al sabato laddove non previste, classi divise per materie (ma non si prevede un aumento dei professori, ma solo dei bidelli), turni, lezioni da svolgere anche all'aperto e on-line. Per i più piccoli è stato deciso di esentarli dalle mascherine per non spaventarli. Inoltre chi mangerà lo farà negli stessi locali, mentre non si potranno portare i giocattoli da casa (cosa peraltro già ora vietata in molti istituti).

Ci sarà la possibilità per chi lavora nel volontariato di mettere a disposizione delle scuole dei propri spazi.
Lo stesso ministero ha predisposto le linee guida per l'insegnamento dell'Educazioine civica che, dal prossimo anno, diventerà obbligatorio nelle scuole di ogni ordine e grado. Si dovranno fare 33 ore all'anno nelle quali si tratteranno materie quali la Costituzione, lo sviluppo sostenibile e la cittadinanza digitale.