Giro di sostanze dopanti per gli atleti di body building, respinge le accuse il farmacista indagato. Nei giorni scorsi la procura di Frosinone ha tirato le somme dell'inchiesta e ha inviato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari a undici persone, dieci uomini e una donna. Tra questi c'è anche il farmacista di Colleprado che, in base alla contestazione mossagli dal sostituto procuratore Barbara Trotta, che ha coordinato le indagini dei carabinieri del Nas e di Alatri, è accusato del reato di "somministrazione di medicinali in modo pericoloso perla salute pubblica".

Per l'accusa avrebbe somministrato i farmaci «in specie, qualità e quantità non corrispondenti alle ordinazioni mediche». Ma il diretto interessato nega e fornisce un'altra versione dei fatti. Franco Iovino, titolare della farmacia di Collepardo, per il tramite dell'avvocato Vincenzo Galione che lo assiste in questa vicenda, rigetta le accuse e si difende. «Il mio assistito - spiega il legale - è estraneo ai fatti che gli vengono contestati con l'avviso di conclusione delle indagini, non conosce alcuno degli indagati eccetto il proprietario della palestra che frequenta. Non ha mai detenuto, né somministrato illecitamente medicinali senza prescrizionemedica comehanno giàmostrato i precedenti controlli avuti presso la sua farmacia. Non ha mai esercitato il commercio delle sostanze illecite che gli vengono contestate. Saranno le autorità giudicanti ad accertare tutto ciò».

Gli altri dieci indagati nel mirino della procura sono accusati dei reatidi utilizzo o somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atletie di ricettazione. Secondo l'accusa avrebbero assunto o ceduto steroidi eanabolizzanti al fine di alterare le prestazioni in gara degli atleti di body building.