Vecchie e nuove rotte della droga. Il Basso Lazio si conferma sempre punto di snodo di traffici e di interessi. Coca, marijuana e hashish da Napoli e Roma o dalla Campania verso la Capitale con veri e propri pit stop nel Cassinate e nella Valle dei Santi. A raccontarlo, gli ingenti sequestri eseguiti nel corso del tempo da carabinieri e polizia del Cassinate impegnati in un'offensiva senza precedenti. Le operazioni antidroga hanno tracciato la mappa: carichi depositati nella controsoffittatura della zona bagno di Panorama, in ville bunker e garage a Cervaro, tra la legna di una palazzina di immigrati a San Giorgio, in un campetto di calcio a Cassino (zona San Bartolomeo) o in un rudere di Aquino. Per non parlare di cimiteri ed edifici comunali: la fantasia non manca di certo a pusher e vedette che trovano stratagemmi sempre nuovi per eludere - invano - i controlli.
Le nuove frontiere
Secondo la relazione annuale della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga vi è anche un sommerso ancora poco considerato: quello delle droghe sintetiche che sfruttano il web per arrivare a destinazione - anche nel Cassinate - e che utilizzano le stesse logiche adottate dai "traghettatori" in carne e ossa: movimentazioni di modiche quantità. Così da abbassare rischi e da ridurre al minimo le "conseguenze".
«Ordini telematici e transazioni via web che utilizzano per recapitare lo stupefacente il vorticoso circuito delle spedizioni postali che, negli ultimi anni, grazie all'e-commerce, ha raggiunto numeri particolarmente elevati - si legge nella relazione antidroga annuale - Affine a quello delle droghe sintetiche è il fenomeno delle nuove sostanze psicoattive, prodotti di origine sintetica, frutto di una continua azione di elaborazione delle strutture chimiche di base di psicotropi già sottoposti a controllo volti ad evitare da parte delle organizzazioni criminali il loro inserimento nelle