Vecchie e nuove rotte della droga. Il Basso Lazio si conferma sempre punto di snodo di traffici e di interessi. Coca, marijuana e hashish da Napoli e Roma o dalla Campania verso la Capitale con veri e propri pit stop nel Cassinate e nella Valle dei Santi. A raccontarlo, gli ingenti sequestri eseguiti nel corso del tempo da carabinieri e polizia del Cassinate impegnati in un'offensiva senza precedenti. Le operazioni antidroga hanno tracciato la mappa: carichi depositati nella controsoffittatura della zona bagno di Panorama, in ville bunker e garage a Cervaro, tra la legna di una palazzina di immigrati a San Giorgio, in un campetto di calcio a Cassino (zona San Bartolomeo) o in un rudere di Aquino. Per non parlare di cimiteri ed edifici comunali: la fantasia non manca di certo a pusher e vedette che trovano stratagemmi sempre nuovi per eludere - invano - i controlli.

Le nuove frontiere
Secondo la relazione annuale della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga vi è anche un sommerso ancora poco considerato: quello delle droghe sintetiche che sfruttano il web per arrivare a destinazione - anche nel Cassinate - e che utilizzano le stesse logiche adottate dai "traghettatori" in carne e ossa: movimentazioni di modiche quantità. Così da abbassare rischi e da ridurre al minimo le "conseguenze".

«Ordini telematici e transazioni via web che utilizzano per recapitare lo stupefacente il vorticoso circuito delle spedizioni postali che, negli ultimi anni, grazie all'e-commerce, ha raggiunto numeri particolarmente elevati - si legge nella relazione antidroga annuale - Affine a quello delle droghe sintetiche è il fenomeno delle nuove sostanze psicoattive, prodotti di origine sintetica, frutto di una continua azione di elaborazione delle strutture chimiche di base di psicotropi già sottoposti a controllo volti ad evitare da parte delle organizzazioni criminali il loro inserimento nelle tabelle internazionali delle sostanze proibite». Cioè fatta la legge, trovato l'inganno: la battaglia è sempre piena di tensione. Un'analisi importante, perché apre le porte a nuovi traffici e dunque a nuove rotte.

Assuntori e vittime
Fondamentali nella lotta ai trafficanti di morte sono anche altri due dati: il numero delle persone segnalate come assuntori all'autorità giudiziaria e il numero dei decessi per overdose: questi dettano il passo della quantità e qualità delle droghe smerciate.
Nelle ultime ore ad Aquino i carabinieri hanno denunciato in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio un trentaduenne in cura presso il Sert di Cassino che aveva "offerto" - dietro compenso - una boccetta di metadone a un ventinovenne di San Giorgio, segnalato come assuntore alla Prefettura di Frosinone.

Segnalato anche un uomo di 58 anni del Cassinate fermato a Castrocielo con due grammi di coca in auto: nei suoi confronti, oltre la proposta del foglio di via obbligatorio, è scattato anche il ritiro della patente.
Poter ponderare quanti siano in relazione al territorio i "clienti" e dove la droga sia un killer meno silenzioso di ciò che si pensi, rappresenta un punto di partenza importante per le forze dell'ordine impegnate ogni giorno in prima linea.