Marcello Pigliacelli non si candiderà alla presidenza della Camera di commercio del Basso Lazio, quella unica tra Frosinone e Latina. Lo ha detto al quotidiano L'Inchiesta, in una lunga intervista rilasciata al direttore Stefano Di Scanno. Alla domanda "Ma come, lei è candidato alla presidenza della Camera di Commercio unica", Marcello Pigliacelli ha risposto: «Mi fermerò qui. Per queste considerazioni amare, in effetti, il presidente pro tempore si fermerà qui nel mondo camerale. Non per paura di nulla. Ma non mi candido. Solo io potevo difendere la provincia di Frosinone. Adesso arrivano quelli di Latina, dove ci sarà per legge la sede dell'ente camerale unificato».

Nell'intervista Pigliacelli ha toccato diversi altri temi, tra i quali quello della Tav. Non risparmiando critiche al sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani. Ha affermato fra l'altro Pigliacelli: «Serve una stazione sola e vanno le due fermate a Frosinone e Cassino». E ancora: «Il sindaco di Frosinone, non venendo a Cassino, ha mandato un pessimo segnale. Invece Enzo Salera è venuto a Frosinone. Episodio che conferma come chi mette confusione tra nord e sud della provincia è Nicola Ottaviani. Lui doveva venire a Cassino invece di inventarsi la presentazione dei bus che poteva fare il giorno successivo. Invece il suo intento era quello di scaldare il clima. Tutte le polemiche di questi giorni nascono dai "distinguo"di Ottaviani che mette in discussione anche Sgurgola».

Poi ha argomentato: «Sgurgola non farà le veci di Frosinone. Chi sale e chi scende dai treni non comprerà caffé e giornali nel capoluogo ma in quella stazione.
Enzo Salera, invece, punta a portare ricchezza a Cassino perché la stazione resta dentro la città. Da qui la grandezza di Salera ed il rosicamento di Ottaviani che è costretto a inventarsi un consorzio per attirare gente. Ma Frosinone potrà avere ritorni solo nel caso di persone che vorranno comprare casa invece che insistere su Roma. Per il resto Ottaviani mi sembra il Mefisto di Tex. Parla di unità e offende il sud non presentandosi a Cassino».

Fin qui il presidente Marcello Pigliacelli nell'intervista al quotidiano L'Inchiesta. Poche ore dopo la replica del sindaco Nicola Ottaviani, affidata ad una nota. Ha scritto il primo cittadino del capoluogo: «Ancora una volta le estemporaneità dell'attuale presidente della Camera di Commercio di Frosinone cercano soltanto di attirare qualche attenzione, nella consapevolezza che, ormai, con la nuova Camera di Commercio Frosinone-Latina, si stanno spegnendo definitivamente le luci sul palcoscenico».

Poi ha aggiunto: «Del resto, in questi giorni, chi ha un po' di amor proprio per questo territorio e viene chiamato al telefono da mezza Italia (per verificare l'origine di alcuni video da Striscia la Notizia), sta tentando, in ogni modo, di prendere le distanze da cotanto stile e aplomb. La verità è che una parte degli imprenditori di questa provincia non può continuare a sostenere che la classe dirigente sia solo quella della politica, poiché i centri decisionali sono, anche e soprattutto, nelle mani del mondo aziendale, lavoristico e sindacale, ove non è più possibile continuare con la pacca sulla spalla, prendendo sottogamba le continue cadute di livello e di stile di quanti dovrebbero essere di esempio per i nostri giovani. Domenica scorsa, dopo la presentazione del Frecciarossa, a Frosinone, con gli amministratori del Comune e con l'intera cittadinanza, abbiamo presentato, sul piazzale esterno, la nuova flotta del Trasporto Pubblico Locale, di ben 21 unità, tutte euro 6, con la cabina cardioprotetta, con ingresso facilitato per i meno fortunati, con i sistemi di videosorveglianza e sicurezza interni, e con le app di sistema per il controllo dell'arrivo alle fermate».

Sempre Ottaviani: «Il nuovo trasporto pubblico locale contribuirà a fornire quella domanda di nuova utenza proprio per rafforzare l'investimento che Ferrovie dello Stato ha effettuato con la fermata del Frecciarossa alla stazione di Frosinone, poiché solo la logica del mercato è in grado di consolidare la nuova, grande, opportunità della Tav a Frosinone. Lasciamo all'attuale presidente della Camera di Commercio la corona delle sterili polemiche, da lui alimentate, tra nord e sud sull'ubicazione delle eventuali nuove stazioni, poiché (lo ribadiamo) queste scelte spetteranno solo a Ferrovie dello Stato, ossia l'unico soggetto che impiegherà il capitale. Nell'occasione, registriamo, senza troppe lacrime, la notizia del ritiro della sua candidatura alla presidenza congiunta alla Camera di Commercio unica Frosinone-Latina, che appare un po' come la constatazione della rinuncia del ciclista domenicale a correre il Tour de France, tentando di far credere, al circolo degli amici, di aver rinunciato a vestire la maglia gialla dalla prima all'ultima tappa. Del resto, sempre per rimanere in tema, la nostra terra ha sempre respinto al mittente la celebre parodia del Marchese del Grillo quando, ergendosi dal balcone della nobiltà feudale, arringava il popolo, ricordando a tutti che lui era lui e gli altri erano soltanto un ammennicolo, cercando, almeno noi, di edulcorare altre espressioni».