Da oggi comincia la fase tre per cinema, teatri, concerti, sale giochi, aree giochi e centri estivi. Ci sono però dei vincoli stringenti. Sono vietate tutte le manifestazioni che possono creare assembramenti e deve esserci la compatibilità tra l'attività svolta e la situazione epidemiologica in atto nel territorio ove si tiene l'evento.
Al cinema si potrà andare fino a un massimo di 200 persone nelle sale chiuse e fino a mille all'aperto. I posti saranno preassegnati e sarà garantito il distanziamento sociale di un metro, eccetto per i componenti di uno stesso nucleo familiare o conviventi.

Per i concerti regole particolari per gli orchestrali: il direttore d'orchestra dovrà osservare una distanza di due metri, gli strumenti a fiato saranno posizionati a un metro e mezzo di distanza, gli altri musicisti dovranno rispettare, invece, la distanza di un metro. Riaprono anche sale da giochi e sale scommesse, così come, per la gioia dei più piccoli, le aree gioco di parchi, ville e giardini pubblici. I più piccoli potranno essere accompagnati da genitori o da chi ne ha la custodia. Via libera anche ai centri estivi, una valvola di sfogo per tanti adolescenti privati dal lockdown e un aiuto per le famiglie, che possono permetterselo, per riempire le giornate dei propri figli. In base all'età dei piccoli ci sarà un operatore, uno ogni cinque fino a cinque anni, uno ogni sette fino a 11 anni, uno ogni dieci per i gruppi più grandi (12-17 anni).

Chi si aspettava anche la riapertura delle sale da ballo tradizionali dovrà attendere ancora. La riapertura è stata posticipata al 15 luglio, anche se con una serie di eccezioni tra le regioni, fermo restano il divieto di ballo (come nel Lazio che ha dato l'ok proprio con tale restrizione). Sagre e fiere, invece, potranno riprendere sempre nel rispetto delle norme anti-Covid.