Schiamazzi e sregolatezze, un modo di fare che può compromettere il ritorno alla normalità. Sabato sera, con inizio già nel tardo pomeriggio, l'eccessiva disinvoltura dei giovani che sembrano aver dimenticato le regole per affrontare il coronavirus ha creato sconcerto e rabbia. Ad Anagni, da Viale Regina Margherita a Porta Cerere, da Piazza Cavour a Porta Santa Maria, imprudenti assembramenti e smodato consumo di alcoolici sono stati il comun denominatore. Lungo il marciapiedi, luogo di ritrovo dei giovani provenienti anche dai paesi vicini, il piacere di rivedere una vitalità assente da mesi è stato rovinato dalla constatazione che moltissimi erano senza mascherina, numerosi non usavano la minima prudenza comportamentale, e in troppi sembravano voler recuperare il tempo perduto, anzi le bottiglie non bevute.

I residenti lamentavano rumori e schiamazzi, portati avanti fino a tarda notte. Bottiglie e contenitori di pizza restavano tra le aiuole e vicino ai portoncini al piano terra dei fabbricati. La scalinata che porta alla Cattedrale Santa Maria da Piazza Innocenzo III, veniva profanata da bottiglie di alcoolici. È da mesi che i Carabinieri consigliano agli amministratori comunali l'adozione di ordinanza che impedisca la vendita di alcoolici da asporto, limitandosi i pubblici esercizi a servire in bicchieri di plastica. Se non si interviene almeno in tal senso, potrebbe scattare il coprifuoco. Soprattutto, però, è triste ed avvilente constatare che ci si comporti come se nulla fosse accaduto, anzi stesse accadendo.