I carabinieri stavano seguendo da diversi giorni un uomo, secondo le accuse, dedito allo spaccio di stupefacente nel territorio di Isola del Liri.
Nell'ambito di un predisposto servizio, intorno alle 22 di martedì, alcuni movimenti starni hanno destato sospetto nei militari del Norm della Compagnia di Sora che sono intervenuti bloccando due persone, ritenute essere clienti appena usciti dall'abitazione di quello che è ritenuto essere lo spacciatore.

Arrestato Michele Rufa, 38 anni di Veroli. Per lui la misura dei domiciliari in attesa della convalida.
Convalida che c'è stata ieri e il verolano, difeso di fiducia dall'avvocato Tony Ceccarelli, è stato rimesso in libertà senza alcuna misura. Il processo proseguirà il 22 luglio.

I militari durante la perquisizione hanno rinvenuto nella disponibilità di uno dei due fermati un paio di dosi di hashish. Immediata la perquisizione personale e domiciliare nei confronti del trentottenne il quale è stato trovato, invece, nella disponibilità di 50 grammi circa di hashish, nascosti in casa all'interno di un contenitore, nonché un bilancino di precisione, un coltellino e altro materiale idoneo al confezionamento.

Trovati in possesso dell'arrestato anche oltre 500 euro in contanti, in banconote di vario taglio, ritenuti essere il frutto dell'attività illecita. Ieri la rimessa in libertà e il processo fissato a luglio. Il pm aveva chiesto per l'uomo il carcere. Il giudice ha accolto la richiesta del difensore Ceccarelli e Rufa è stato rimesso in libertà.

La difesa ha fatto leva sull'assenza di pericolosità sociale dell'imputato e sulla circostanza che nessuno dei soggetti visti dai carabinieri uscire dall'appartamento benché trovati in possesso di droga abbiano affermato di averla ricevuta dall'indagato.