Una notizia di quelle belle, dopo tanta attesa è arrivata "la chiamata" quella che cambia la vita. Un cuore nuovo per Andrea, la speranza di poter ricominciare a vivere: una vera e propria rinascita.
Andrea, un ventiseienne di Cassino, aveva scoperto 4 anni fa, dopo un controllo, di avere un problema cardiaco. Fin da subito ha dovuto fare i conti con questa realtà e il suo cuore, un po' troppo piccolo per il fisico, ma grande come la sua forza, si è indebolito sempre di più.
Durante l'emergenza sanitaria Andrea è stato ricoverato all'ospedale San Camillo di Roma e la sua mamma, che non ha potuto lavorare a causa delle restrizioni imposte dal Governo, si è trovata a non poter più sostenere la spesa del viaggio per raggiungere il capezzale del figlio.
La donna ha cercato di trovare soluzioni, ha fatto il punto delle disponibilità economiche, poi, alla fine, si è vista "costretta" a chiedere aiuto ad amici e conoscenti per poter andare dal figliolo, che sembra essere appeso a un filo, a Roma.
Si è mosso un intero quartiere, attraverso il Comitato San Giovanni - Vetiche - Fraschetti che ha fatto da tramite, sono arrivati aiuti da tutta la città.
L'idea era quella di raccogliere un po' di soldi per permettere alla donna di acquistare il biglietto del treno e raggiungere il figlio al San Camillo, una cinquantina di euro, qualcosa in più. Ma il cuore dei cassinati è stato grande e così altre madri, figlie, padri e fratelli si sono attivati e hanno contribuito.
«Mio figlio nasce di nuovo - ha detto la mamma di Andrea - per noi questa è una giornata importante che ci cambia la vita». Commossa Valeria Bucci, presidente del Comitato: «Siamo una grande famiglia, questo è il senso di comunità. Siamo felici per Andrea e per la sua famiglia. Ora c'è da aspettare, tra un mese potrebbe essere dimesso e non vediamo l'ora di accoglierlo a braccia aperte».
La storia di Andrea è una storia in mezzo a tante, ma è anche la storia di una nuova vita, di una madre infaticabile, di una comunità che fa la differenza.
Ancora una volta.