La quattordicesima settimana di monitoraggio del Covid-19 in provincia di Frosinone si chiude con un triplo zero. Zero i nuovi casi, zero i decessi e zero i guariti. Si segnala, tuttavia, il primo paziente Covid a entrare in terapia intensiva dal 27 aprile, giorno in cui aveva lasciato il reparto l'ultimo infetto. Inoltre, da oggi prendono il via le operazioni per eseguire i tamponi al personale della Rems di Pontecorvo, dove si è registrato, l'altro ieri, l'ultimo caso di positività in Ciociaria.

Il punto
La settimana scivola via con un totale di quattro casi, verificatisi in tre giorni su sette. Al massimo, dunque, si sono avuti due casi, il 2 giugno e quattro volte zero. Da quando l'emergenza è entrata nel vivo sono 21 le giornate in cui in Ciociaria non si sono registrati nuovi positivi. Il record è stato per quattro giorni consecutivi, tra il 19 e il 22 maggio. Non a caso, quella è stata la settimana migliore in assoluto con tre contagi, quindi quella appena finita con quattro, la precedente con cinque, e quella tra l'11 e il 17 magio con sei. E ancora dal 4 al 7 maggio con sette. Sono le uniche settimane in singola cifra dal pieno del problema Covid. L'ultima giornata in doppia cifra di contagi è stata il 17 aprile con 12, quella con venti o più il 4 aprile con ventuno, quella con trenta o più il 28 marzo con 42. Due giorni prima, il 26, la giornata peggiore con 47.

I confronti
A maggio abbiamo registrato 26 casi, ovvero 0,83 al giorno, ad aprile eravamo a 233 ovvero 7,7 al giorno. Nei primi sette giorni di giugno siamo a 4 ovvero a 0,57. La differenza, insomma, è abissale.
L'inversione di tendenza si è cominciata a intravedere ai primi di aprile quando si è passati dai 114 casi del periodo 30 marzo-5 aprile a 59 dal 6 al 12 aprile con una riduzione del 48,2%. La settimana dopo ancora si è scesi a 47 con una riduzione del 20% sulla settimana precedente, ma del 58,7% su quella prima ancora. Dal 20 al 26 aprile eravamo a 35 con una riduzione sempre di 12 unità, ma del 25% sulla settimana precedente e con un meno 69,2% in confronto al 30 aprile-5 maggio. Quindi, a cavallo tra aprile e maggio, 14 casi con una riduzione in una settimana del 60%. E ancora dal 4 al 10 maggio siamo scesi a 7 e dunque del 50% e del 93,8% rispetto all'ultima di marzo e ai primi giorni di aprile. A quel punto con numeri così bassi le differenze si assottigliano: così tra l'11 e il 17 maggio si è perso il 14,2%, sette giorni dopo ancora, meno 50% (da 6 a 3). Quindi risalita del 66% a 5 e nuova discesa del 20% nel confronto con la settimana appena conclusa. Ma se si considera questa in rapporto alla settimana a cavallo tra fine marzo e inizio aprile il calo è ancora più netto: meno 96,4. E dire che non è stata la settimana peggiore in assoluto. Questa è stata quella tra il 23 marzo e il 29 marzo con 214 casi. Pertanto i pur rilevanti 114 contagi della settimana dopo sono pu sempre un meno 46,7% rispetto al picco. E così i 4 casi di questa settimana in confronto ad allora sono il meno 98,1%. In realtà già i primi di maggio (7 casi) mostravano lo stesso andamento con un meno 96,7% rispetto alla settimana di picco.
Il dato di ieri
Il bollettino di ieri della Regione Lazio per la Ciociaria indica, dunque, zero casi, zero decessi e zero guariti. Ci sono però 13 persone che sono uscite dalla sorveglianza domiciliare.
Gli ultimi casi
L'ultimo caso resta quello dell'operatore della Rems di Pontecorvo. Positività riscontrata grazie ai test sierologici ai quali viene sottoposto il personale sanitario. Risultato positivo il test, è stato quindi necessario procedere con il tampone che ha dato anch'esso il medesimo esito. Da qui sono scattate tutte le contromisure del caso, a cominciare dal tampone per tutti gli operatori della Rems di Pontecorvo che saranno eseguiti nella giornata odierna. La situazione resta, comunque, sotto controllo anche perché il responsabile del dipartimento Salute mentale della Asl Fernando Ferrauti ha disposto già da tempo la rigida separazione dei percorsi tra le due Rems presenti in Ciociaria, Ceccano e Pontecorvo. Stabilendo pertanto una compartimentazione delle stesse. Il personale che lavora in una delle due strutture non lavora nell'altra e viceversa, così se c'è un caso in una non c'è il rischio di estendere il contagio pure all'altra Rems.

Ritorno in terapia intensiva
Intanto, si registra il primo paziente Covid in terapia intensiva dal 27 aprile. Si tratta di un uomo d 81 anni di Ceccano, già ricoverato a Malattie infettive. Le sue condizioni generali, considerata l'età e il quadro cliniche, non destano eccessive preoccupazioni.
Il dato regionale
Se Frosinone fa zero nuovi contagi, lo stesso accade nelle altre province al di fuori della capitale. Lo dice, infatti, l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'amato: «registriamo un dato di 11 casi positivi di cui 4 riferibili al focolaio dell'IRCCS San Raffaele Pisana di Roma e continuano a crescere i guariti che sono stati 16 nelle ultime 24 ore. La gestione del focolaio è stata tempestiva e al momento è sotto controllo, ma non dobbiamo abbassare la guardia. Voglio rivolgere un ringraziamento ai servizi della Asl Roma 3, alle unità mobili Usca-R e alle forze dell'ordine che stanno consentendo di svolgere puntualmente tutte le operazioni per la messa in sicurezza della struttura. Proseguono le attività per i test sierologici sugli operatori sanitari e le Forze dell'ordine e da domani prenderà il via l'indagine di sieroprevalenza presso l'Istituto penitenziario di Regina Coeli a Roma. Al Covid Center del Campus Bio-medico è guarita ed è stata dimessa una donna di 97 anni. I decessi sono stati 2, mentre il numero complessivo dei guariti è di 4.362 totali».

Il Seresmi
Intanto, il Seresmi, il servizio regionale di sorveglianza sulle malattie infettive ha aggiornato il dato sui contagi nel Lazio. Al 4 giugno situazione invariata rispetto al 1° giugno o quasi: Veroli ha 71 contagi, Frosinone 67, Alatri 54, Cassino 46 (da 45 del 1° giugno) ed è questa l'unica variazione tra i centri con più casi. Quindi Sora 39, Fiuggi 32, Ferentino 22, Ceccano 20, Cervaro 16, Anagni e Ceprano 15, Boville Ernica 14, Arce, Pontecorvo e Trivigliano 12, Arpino e Torrice 10, Monte San Giovanni Campano 9, Ripi 8, Giuliano di Roma e Roccasecca 6. Infine, considerando chi ha almeno 4 contagi: Atina, Castro dei Volsci, Fontechiari, Isola del Liri, Pico, Sant'Elia Fiumerapido, Serrone, Supino e Vico nel Lazio 5, Ausonia ed Espria 4.