La provincia di Frosinone in questo momento ha bisogno di condivisione, di unità d'intenti e non certamente di ingaggiare battaglie tra i territori. L'emergenza sanitaria ha devastato un'economia già in difficoltà e sta cambiando la società nel suo profondo. I nostri comportamenti, il nostro modo di fare economia sicuramente sarà rimodellato dopo quanto accaduto, i cittadini lo hanno capito ma, evidentemente, non la politica che continua ad agire alla vecchia maniera pensando più al proprio orticello che all'interesse generale.

In merito all'istituzione della fermata della Tav nel territorio frusinate si è aperto uno scontro tra territori, una rincorsa a chi la spara più grossa. Sembra che ogni politico abbia un proprio progetto, porti avanti studi di fattibilità per dimostrare che la propria area sia la migliore per fermare i treni Tav. A corredo di questo si stanno facendo raccolte firme che, sappiamo bene, rimarranno all'interno di un cassetto e non sortiranno effetto alcuno. Le debolezze politiche non si superano calando sul campo mezzi della "Prima Repubblica" ma facendo proposte concrete. Gli esponenti che ci rappresentano all'interno dei palazzi di potere dovrebbero, semmai volessero rendersi utili, chiedere al governo una presa di posizione forte affinché le nostre industrie, a cominciare da quelle che ruotano attorno all'automotive, rafforzino la propria presenza sul territorio e in Italia, così come gli altri settori industriali fondamentali per il tessuto economico.

L'invito è quello di lavorare, fare sistema e creare un progetto di sviluppo integrato per rilanciare l'economia. Agitare le piazze con raccolte firme inutili, è gettare polvere negli occhi della gente, illuderla e poi lasciarla con un pugno di mosche in mano. Stiamo affrontando un'emergenza senza precedenti che amplierà in modo esponenziale la platea di disoccupati e poveri e la straordinarietà del momento non può non essere affrontata con la coesione e l'impegno di tutti. Sarebbe auspicabile un intervento dei due massimi rappresentanti del nostro territorio, il prefetto Ignazio Portelli e il presidente della Provincia Antonio Pompeo, per riportare ordine nella politica frusinate. L'istituzione di una cabina di regia dove si lavori per creare una visione comune potrebbe essere la soluzione ideale per superare i territorialismi e lavorare in una direzione unica per il bene dell'intera provincia.