I lampeggianti blu che si confondono con le prime luci dell'alba, spazzando via gli ultimi scampoli di buio; il rumore di un elicottero che squarcia il silenzio, un faro che illumina le abitazioni. Si risvegliano così diversi comuni della provincia di Frosinone. I carabinieri entrano in azione alle 4.30 per sgominare una banda dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. Blitz in diverse case di cittadini residenti in alcuni paesi della Ciociaria, ma anche a Napoli e a Salerno. Tutto parte dalla denuncia di un imprenditore di Pofi, Gabriele Cioci, che ha confidato ai militari di essere vessato da alcuni extracomunitari per prestiti non onorati. L'uomo, oggi anch'egli indagato ed arrestato, ha raccontato una artificiosa versione dei fatti che, dopo gli opportuni accertamenti, risultava poco credibile agli investigatori. I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Frosinone, a conclusione di un'articolata attività investigativa, hanno dato esecuzione a 23 misure cautelari personali nei confronti di altrettanti indagati.

In carcere
Luca Lepre, 23 anni, di Ceccano, Altin Prendi 32 anni albanese residente a Frosinone, Christian Roma 24 anni di Arnara, Dik Tafa 23 anni albanese residente a Frosinone e Antonello Zappatore 30 anni residente a Ceccano. Disposta la misura del carcere anche per Albi Aliu 31 anni, attualmente ricercato, di origine albanese residente a Ferentino.
Disposti gli arresti domiciliari con l'applicazione del braccialetto elettronico, per Angelo Coppotelli 69 anni di Ferentino, Gessica Fioretti 26 anni residente a Castro dei Volsci, Pierluigi Pernasilici 27 anni domiciliato a Castro dei Volsci, Gabriele Cioci 30 anni di Pofi, Mario Moricone 40 anni residente a Casoria, Loris Persichilli 20 anni residente a Ripi, Giuseppe Sardelli 31 anni di Pontecorvo e Haxgire Thomaraj 25 anni residente a Frosinone. Domiciliari anche per Alfred Cela 38 anni albanese domiciliato a Roma e Erald Deliu 34 anni albanese residente a Ferentino, entrambi attualmente ricercati.

Il provvedimento è stato emesso dal gip del tribunale di Frosinone, Ida Logoluso, su richiesta del sostituto procuratore Vittorio Misiti e del procuratore reggente Adolfo Coletta. Obbligo di dimora nel comune di residenza per Rossano Cipriani 53 anni di Ceccano, obbligo di dimora nel comune di residenza per Massimo Morra 53 anni di Cassino, per Elisa Olivo 61 anni residente a Patrica e per Carlo Palombi 45 anni di Castro dei Volsci. Divieto di dimora nel comune di residenza per Massimiliano Persichilli 49 anni di Ripi e per Christian Frabotta 26 anni di Pofi. Divieto di dimora nella provincia di Frosinone per Arlind Smoqi albanese 31 anni residente a Strangolagalli.

Agli indagati sono stati contestati, a vario titolo e in concorso, i reati di "detenzione, acquisto, trasporto e cessione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti" ed "estorsione continuata". Ieri mattina al comando provinciale la conferenza stampa con il colonnello Fabio Cagnazzo, il comandante della compagnia di Frosinone Matteo Branchinelli e il comandante del nucleo radiomobile Angelo Pizzotti.

La ricostruzione
L'incipit dell'operazione "Amnèsia", dal nome di una droga è partito dalla denuncia per usura da parte di Gabriele Cioci ai militari di una stazione del circondario. I carabinieri hanno subito interessato i colleghi del Norm della compagnia trattandosi di un reato molto grave. Le rivelazioni del trentenne non hanno però convinto gli uomini dell'Arma. Nella ricostruzione della vicenda esposta, hanno evidenziato, infatti, alcune incongruenze che, contestate al denunciante, lo hanno convinto ad ammettere ben altra verità. L'imprenditore Gabriele Cioci ha, infatti, confessato di essere coinvolto in un giro di spaccio di sostanze stupefacenti che interessava le province di Frosinone, Napoli e Roma. Le successive indagini tecniche insieme a numerosi riscontri sulle attività di spaccio hanno consentito di individuare una fiorente e diffusa attività criminale. Osservazioni e pedinamenti, condotti spesso di notte e nelle più svariate condizioni climatiche, hanno permesso di raccogliere i necessari elementi di prova per l'incriminazione dei destinatari delle misure restrittive odierne, tutti già segnati da un passato delinquenziale e quindi ancor più avvezzi a trasgredire le leggi e a non farsi scrupolo di minacciare il compimento di azioni violente e punitive, pur di ottenere il loro illecito profitto economico.

«Alle 4.30 di oggi (ieri, ndr) sono state eseguite 23 misure cautelari personali, sedici tra arresti domiciliari e in carcere - ha detto in conferenza il maggiore Branchinelli - Un'organizzazione a macchia di leopardo. I reati contestati commessi in vari comuni tra giugno 2017 e luglio 2019, arrivano a seguito della denuncia di usura presentata da un imprenditore e poi rivelatasi non veritiera e che ha permesso di scoprire un ampio giro di spaccio di droga che ha coinvolto lo stesso denunciante».

Il via alle indagini
Gabriele Cioci ha raccontato ai militari di aver un debito legato a piccoli prestiti richiesti per la sua azienda e di essere vittima di usura. Ovviamente parte del racconto era vera, ma parte totalmente inventata. Quelli che poi sono arrivati a minacciarlo e ad aggredirlo, tanto che spaventato per la propria incolumità e quella dei familiari si è rivolto ai carabinieri, gli avevano offerto un lavoro: trasportare il carico di stupefacenti.
La droga acquistata, anche in quantitativi dell'ordine di chilogrammi, veniva confezionata in singole dosi per essere ceduta ai numerosi assuntori, per un giro d'affari stimato complessivamente di oltre 300.000 euro e un volume di stupefacente movimentato di circa 25 chilogrammi. Nel corso delle indagini, oltre alle ordinanze eseguite ieri, sono state altresì tratte in arresto sette persone in flagranza di reato, cinque persone denunciate, trenta assuntori di stupefacenti segnalati all'autorità amministrativa.
I militari hanno poi sequestrato oltre 15.000 euro in contanti e stupefacenti per un peso di circa 7 kg tra cocaina, hashish e marijuana. Nel corso delle perquisizioni svolte questa notte sono stati rinvenuti altri 100 grammi circa di marijuana, materiale per il confezionamento e bilancini di precisione.