È stato lui a condurre le indagini che hanno consentito la riapertura del processo per la morte di Serena.
Per questo papà Guglielmo lo stimava molto e lo ringraziava in ogni occasione. Il tenente colonnello Fabio Imbratta ha comandato la compagnia dei carabinieri di Pontecorvo fino all'ottobre 2017, prima di passare al Comando antifalsificazione monetaria di Roma.

Con il maestro arcese aveva stretto un rapporto forte soprattutto sul piano umano. E ieri Imbratta ha affidato il suo saluto a un toccante post. «...ho lottato per lenire il tuo dolore di padre, ho lottato affinché la tua anima si potesse dissetare alla fonte della giustizia degli uomini, abbiamo scardinato un sistema di paura e omertà affinché una comunità potesse ritrovare la certezza della verità e la fiducia nello stato che deve proteggerla.
Purtroppo il tuo tempo è finito! Il tempo incomprensibilmente tiranno con i giusti che inseguono la verità e generoso verso il male che sembra sopravvivergli contro tutto e tutti. Il tempo scandito da ogni momento trascorso e non vissuto da quel maledetto 1° giugno del 2001. Eppure il tempo è stato sufficiente affinché le nostre vite si incrociassero e si rivolgessero nuovamente alla giustizia (...).

Ho parlato spesso con tua figlia, ho cercato ogni sua traccia vitale e lei ci ha guidato, ci ha indicato la strada maestra e mi ha reso un uomo migliore...ha cambiato le coscienze di quanti non hanno creduto nella verità e si sono rifugiati nella paura (...). Carissimo Guglielmo, con la tua semplicità hai compreso i miei silenzi e la tua fiducia mi ha dato una forza straordinaria. Sei stato un esempio di coraggio, quello di sopravvivere al tuo dolore. Sono certo che non ci lascerai e continuerai a sostenerci».