Osteria della Fontana, dimissionario il presidente del locale Comitato. Maurizio Morandi, che nel gennaio 2018 aveva ereditato lo scranno occupato dall'avv. Angelo Galanti, ha gettato la spugna. Pur grato ai suoi collaboratori, un "Direttivo pieno di entusiasmo e assolutamente propositivo e collaborativo", il giovane ha motivato la decisione con un messaggio inviato sul gruppo whatsapp; l'eccessivo carico di lavoro non consentirebbe al professionista, appena gratificato da importante riconoscimento, di adempiere come necessario ai gravosi compiti nei riguardi di una Contrada che merita dedizione completa e costante. Morandi, che ironia della sorte era stato eletto per essere "ponte" tra un passato povero di realizzazioni ed un futuro tutto da creare, non riesce a nascondere la delusione per le mancate risposte da parte dell'amministrazione comunale e da altri enti superiori.

Da alcuni degli inquilini nobili di Palazzo d'Iseo, aveva ricevuto rassicurazioni su immediate cantierizzazioni; di fatto, nulla è stato realizzato salvo la installazione di alcune telecamere per la videosorveglianza. Osteria della Fontana, un sito storicamente importante, è da tempo preda della noncuranza. Se circa tre secoli prima di Cristo nel Circum Nauticum Romanum (Osteria della Fontana allagata grazie alla ricchezza di acque) Caio Duilio ideò il combattimento navale con i rostri, mutando il corso della storia, 2.500 anni dopo non si riesce a far asfaltare una strada! I semafori, acquistati su iniziativa della giunta Bassetta e rivisti dall'esecutivo di Daniele Natalia con aggiunta di particolari ammodernamenti, giacciono negli scantinati della Palazzina della Giustizia, ricoperti di polvere e ragnatele. Appena ieri l'altro abbiamo riferito di iniziative eclatanti in preparazione. I tempi sono maturi nonostante il coronavirus.