Nessuna caccia selettiva. A deciderlo, il direttore del Parco degli Aurunci che in merito alla problematica dei cinghiali nell'area protetta di Montecassino, ha voluto fare delle precisazioni.

«Il censimento dei cinghiali consentirà di avere un quadro preciso sulla fauna, però non sarà avviata né potrebbe esserlo alcuna attività di abbattimento selettivo, come erroneamente comunicato.
Si tratterà, invece, di una cattura selettiva di questi animali selvatici» ha dichiarato il direttore a poche ore dall'incontro che si è tenuto giovedì in Comune per discutere le migliori soluzioni da mettere in campo per contrastare il sovrannumero registrato.

Un vero e proprio problema per molti residenti e tanti agricoltori che segnalano campi distrutti e giardini "occupati". Tra le proposte, quella di piazzare gabbie e trappole per poi affidare gli animali e liberarli (altrove).

Ma questo non è stato l'unico tema affrontato nella mattinata di giovedì, con il doppio vertice in Comune.
A tenere banco nella prima parte della mattinata, la questione dei miasmi nella zona industriale: tante le polemiche sollevate dagli ambientalisti che chiedono soluzioni più rapide e concrete. Non sono mancate le risposte: due appuntamenti in Regione (il 5 e l'11 giugno) e un intervento sulla rete fognaria, per iniziare.

Proprio ieri i membri di Allerta Cerro sono tornati alla carica: nonostante le risposte, il comitato «non ritiene di dover retrocedere dalla linea di fermezza annunciata - scrive -  e si riserva 15 giorni a iniziare dal 3 giugno, durante i quali effettuerà un controllo sull'avvio e conclusione del lavori a breve termine in elenco».