Sono 1.815 gli avvocati della provincia di Frosinone che hanno percepito il bonus di 600 euro messo a disposizione dal Governo per autonomi e professionisti. Un bonus che, però, per i mesi di aprile e maggio è in forte dubbio. Con il blocco delle udienze durante il lockdown, il fermo degli studi professionali e, di conseguenza, delle pratiche, gli avvocati come altri professionisti hanno dovuto fare i conti con un crollo delle entrate.
Molti di questi, pertanto, hanno richiesto il bonus previsto dal Governo per autonomi e professionisti in modo da compensare la perdita delle entrate subite da marzo in poi. In Ciociaria migliaia le domande inviate dai legali, secondo i numeri ricevuti dalla Cassa forense. A Cassino sono state 1.092 così distribuite: 1.050 per i professionisti con un reddito fino 35.000 euro e 42 con un reddito tra i 35.000 e i 50.000 euro. A Frosinone 723 domande, di cui 695 per chi ha un reddito fino a 35.000 euro e le altre 28 per i redditi superiori.
I 600 euro relativi al mese di marzo, peraltro, sono stati anticipati dalla Cassa di previdenza. Ma ora c'è il rischio di non percepire più nulla. Il presidente della Cassa forense Nunzio Luciano precisa «che l'erogazione del bonus relativo ai mesi di aprile e maggio 2020 per i professionisti iscritti alle Casse è subordinato all'emanazione di un nuovo decreto interministeriale che dovrà stabilire: platea dei soggetti interessati, limiti di reddito, modalità di presentazione della domanda e criteri per la graduatoria. C'è, inoltre, da risolvere (auspicabilmente mediante un'errata corrige da pubblicare in Gazzetta ufficiale) il problema creato da due norme del "Decreto rilancio" che, da una parte (art. 78), rifinanzia la misura di marzo anche per aprile e maggio e, dall'altra (art. 86), rende il bonus già erogato incompatibile con quello dei mesi successivi».