Davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato riunite, si è svolta ieri mattina l'audizione del ministro dell'Economia e Finanze Roberto Gualtieri, sulle ulteriori misure economiche adottate dal Governo per fronteggiare l'emergenza Coronavirus. Il ministro ha riferito che il nuovo Decreto anti-Covid contiene «l'impostazione per il rilancio dell'economia con un grande piano ripresa, fatto di riforme e investimenti»

Per Gualtieri, infatti, «ci sono elementi importanti che vanno oltre i mesi dell'emergenza, come l'eliminazione delle clausole di salvaguardia». Ma anche gli interventi «su alcuni fattori per una ripartenza al passo con le sfide, che favorisca la transizione a modelli di sviluppo sostenibile, resilienti e innovativi». Il "Decreto Rilancio", ha aggiunto il ministro, «stanzia ulteriori risorse e contiene misure importanti per affrontare la cosiddetta Fase 2 con l'obiettivo duplice di affrontare la crisi innescata dall'epidemia, attraverso la prosecuzione e il rafforzamento degli interventi già predisposti». Dunque, un provvedimento che «per ampiezza e risorse mobilitate è senza precedenti. D'altronde - ha commentato Gualtieri - non poteva che essere così vista la portata della crisi che ha investito il Paese».

Il ministro dell'Economia ha toccato anche il problema della cassa integrazione in deroga, che ha scatenato una bufera di polemiche sul Governo per i ritardi nell'erogazione: «Siamo intervenuti per snellire le procedure. Ora, invito le Regioni a semplificare il meccanismo dell'anticipo da parte degli istituti di credito, rendendo disponibili alle banche gli elenchi della cassa autorizzata». Riguardo alle imprese, Gualtieri ha sottolineato che l'intervento più rilevante è la cancellazione del saldo 2019 e della prima rata Irap 2020.

«Una misura di sostegno risultato di un dialogo con il mondo produttivo che ha avanzato una richiesta che abbiamo ritenuto giusto accogliere in parte. Riguarderà tutte le imprese fino a 250 milioni e rappresenta un taglio alle tasse da 4 miliardi per circa 2 milioni di aziende». Invece, per gli enti locali, è prevista «la creazione da subito di un tavolo di monitoraggio delle entrate», con l'impegno a integrare ulteriormente le risorse già stanziate. Quindi, il ministro ha concluso: «Il lavoro è stato ultimato e già venerdì il primo miliardo di euro sarà trasferito agli enti locali, con criteri che aiuteranno i Comuni a determinare l'intero ammontare delle risorse».