Ti trovi in situazione di difficoltà economica? Richiedi al tuo Comune il bonus acqua. Se hai i requisiti per accedere all'agevolazione, per ogni componente della tua famiglia tutto il consumo in fascia agevolata sarà gratuito. Infatti, i nuclei familiari in situazione di disagio economico e, dallo scorso 1° febbraio, anche i titolari di reddito e pensione di cittadinanza possono accedere al bonus sociale idrico che prevede un cospicuo risparmio in bolletta. È possibile richiedere il bonus per la sola fornitura di acqua per uso domestico residenziale. Si tratta di un'agevolazione diretta e finalizzata a ridurre la spesa per i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.

La misura è stata introdotta dalla legge 221/2015 e resa operativa con il Dpcm del 13 ottobre 2016 e i successivi provvedimenti varati dall'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) che ogni tre anni provvede ad aggiornare il valore soglia dell'Isee.
L'agevolazione prevede la gratuità di un quantitativo minimo di acqua, per ogni componente del nucleo familiare e per anno, pari a 50 litri al giorno (18,25 mc di acqua all'anno a persona); quantitativo fissato dalla legge quale livello minimo utile al soddisfacimento dei bisogni essenziali.

Il bonus garantisce a una famiglia di quattro persone, ad esempio, di non dover pagare 73 metri cubi di acqua all'anno. Per una fornitura uso domestico residente a un nucleo familiare di tre componenti e con un consumo annuo di 90 metri cubi, si ottiene un risparmio nell'ordine del 40%. Il bonus spetta agli utenti diretti e indiretti del servizio idrico che risultino in condizioni di disagio economico sociale in base ai seguenti requisiti fissati dalla normativa: vivano in nuclei familiari con Indicatore di situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 8.265 euro euro oppure, se con almeno quattro figli a carico, abbiamo un indicatore Isee non superiore a 20.000 euro.

L'utente diretto è l'utente finale che sia direttamente titolare della fornitura a uso domestico residente; l'utente indiretto, invece, è uno dei componenti del nucleo familiare, che utilizzi nell'abitazione di residenza una fornitura per il servizio di acquedotto intestata a un'utenza condominiale. La domanda per ottenere il bonus va presentata, in forma di autocertificazione, presso il Comune di residenza o presso un altro ente eventualmente designato dallo stesso Comune (CAF, Comunità montane, ecc.). I moduli per richiedere l'agevolazione sono reperibili sul sito dell'Arera (www.arera.it), sul sito www.sgate.anci.it o sui siti del gestore (www.aceaato5.it) e dell'ente di governo d'Ambito (www.ato5fr.it).

Il bonus idrico può essere richiesto anche unitamente a quelli per energia elettrica e gas ed è riconosciuto per un periodo di dodici mesi. Al termine di tale periodo, l'utente, che sia ancora in possesso dei necessari requisiti, deve rinnovare la richiesta.
Il bonus è finanziato attraverso appositi oneri di perequazione stabiliti dall'Arera e inseriti in bolletta.