Sul caso del serpente che un cittadino della zona campestre di "Sant'Arcangelo " di Alatri l'altro giorno ha trovato nel tubo dell'acqua, è intervenuto il professor Claudio Carere, Etologo dell'Università della Tuscia. L'episodio, culminato con l'uccisione del rettile, al momento della pubblicazione della notizia ha suscitato clamore e anche non poche polemiche. Ecco dunque la nota dell'esperto, che volentieri pubblichiamo per completezza di informazione. 

"Trovarsi all'improvviso e inaspettatamente di fronte a un serpente che ha trovato rifugio in un tubo, un innocuo biacco nella fattispecie, è comprensibile che possa destare una iniziale paura e spavento, esattamente come quando un calabrone entra nell'abitacolo della nostra auto. Ci si ferma e lo si lascia uscire. Rettili, insetti e tutti i nostri coinquilini fanno parte dell'ambiente – che è lo stesso di cui noi facciamo parte. Svolgono un ruolo nell'ecosistema. Hanno anche un loro fascino e valore estetico. Allora perché ucciderli? Perché questo astio nei loro confronti? Sicuramente la paura è un qualcosa di irrazionale, difficilmente controllabile. I serpenti per tanti motivi storici, culturali e religiosi suscitano una paura quasi primordiale, una vera fobia che non ha appigli logici oggi. Sarebbe molto più logico aver paura di stare al volante quotidianamente, ma non succede. E' come se non percepissimo un rischio che è reale (basta vedere i quotidiani bollettini degli incidenti stradali), mentre percepiamo quello presunto dato da un serpente, che è inesistente. I media dovrebbero svolgere un ruolo importante nel mitigare queste incongruenze.

Il biacco è un serpente totalmente innocuo, privo di veleno, e per fortuna ancora comune nelle nostre campagne dalla primavera all'autunno, frequentando orti, siepi e alimentandosi di topi, ratti, altri rettili, uova e nidiacei di piccoli uccelli. Agile arrampicatore e perfino nuotatore, in età adulta può arrivare fino a 2 metri di lunghezza. Come tutti i rettili, è incapace di mantenere costante la propria temperatura corporea e dunque ai primi freddi va in letargo. Impariamo almeno a conoscerli. E dunque a rispettarli. Ricordo infine che il biacco, come tutti i rettili (ad eccezione della vipera), è protetto dalla normativa regionale".

Trova un serpente lungo più di due metri. Come ogni giorno si era recato nel piano terra della sua abitazione per effettuare dei lavoretti nell'area esterna. Quando all'improvviso ha visto uscire da un tubo collegato all'autoclave qualcosa di viscido. Quando si è avvicinato ha capito che si trattava di un serpente. Momenti di panico. Ha chiamato così i vicini, che ringrazia, e anche i vigili del fuoco. Questi quando sono arrivati hanno trovato la situazione già risolta.

Il serpente, forse entrato da qualche terreno circostante pieno di erbacce, aveva trovato strada nel tubo, lungo più di due metri. Il fatto si è verificato oggi pomeriggio nella zona di via Sant'Arcangelo, nelle campagne di  Alatri. Tanto lo spavento, anche perché quel serpente poteva attaccare qualcuno dei residenti. Ora non potrà più farlo visto che è stato ucciso. Una presenza comunque inquietante, tanto più perché il ritrovamento è avvenuto vicino alle abitazioni e in una zona densamente popolata. 

di: Massimiliano Pistilli