Per il volto centenario (è ipotizzabile) affiorato dal muro di una vecchia casa in piazza Valeria Procula a Ferentino, si muove Archeoclub Ferentino. L'associazione che nella città ernica fa capo al dottor Antonio Ribezzo ha scritto alla Soprintendenza di Frosinone, Rieti, Latina, segnalando il ritrovamento di importanza archeologica, così come è stato definito dal medesimo, rispettabile, sodalizio.

«Come associazione nazionale, che ha sede a Ferentino, segnaliamo quanto recentemente apparso sulla stampa locale relativamente al rinvenimento di una non meglio precisata opera di provenienza incerta (testina romana o altro) a seguito di caduta dell'intonaco di copertura in via Valeria Procula a Ferentino».

«Poiché Archeoclub d'Italia collabora ricorda fra l'altro con enti ed istituzioni pubbliche, a che sia preservata e degnamente posta in sicurezza ogni opera archeologica e bene materiale ed immateriale, segnala quanto prima per il prosieguo di competenza di codesta Soprintendenza».

Pertanto quei cittadini e professionisti maggiormente interessati auspicano che quanto prima l'opera arcaica e misteriosa, non da escludere di epoca romana,venga riportataalla luce. Per adesso si può notare solo la faccia della scultura, in parte nascosta sotto l'intonaco; potrebbe trattarsi di una statua e si fanno le ipotesi più suggestive. È visibile in piazza Valeria Procula,non molto distante dalla centralissima piazza Giacomo Matteotti, all'inizio di via Procula che porta in via XX Settembre, proprio sotto la targa toponomastica.

Secondo l'architetto Paolo Culla, se prima non c'è un piano preciso di recupero dell'immagine o statua che sia, per la salvaguardia di essa, sarebbe inutile riportarla alla luce per poi lasciarla esposta alle intemperie.