Scampato pericolo, almeno stavolta. La sostanza biancastra affiorata nelle acque del Liri il 10 aprile scorso non era inquinante. Lo hanno stabilito i primi accertamenti eseguiti dai tecnici dell'Arpa il giorno stesso, quando il sindaco Massimiliano Quadrini chiese loro di intervenire per campionare l'acqua del fiume e stabilire quali sostanze potessero aver generato quel preoccupante fenomeno.

L'Arpa Lazio ha ultimato le prime analisi e il verdetto è rassicurante: non sono state rilevate sostanze inquinanti. Il rapporto è stato inviato al Comune. Il sindaco Quadrini spiega: «L'Arpa si è subito attivata dopo la mia formale richiesta ad intervenire per accertare la natura del materiale schiumoso segnalato da alcuni cittadini nelle acque del nostro Liri, nei pressi della Cascata Grande. In attesa dei risultati dell'Arpa, non abbiamo mai abbassato la guardia monitorando costantemente il fiume, nostro bene più prezioso. Oggi possiamo tirare un primo sospiro di sollievo: l'Arpa ci ha comunicato che i risultati delle analisi delle acque non hanno evidenziato particolari contaminazioni in atto. Dunque, il fenomeno che abbiamo avuto ad aprile deve essere stato generato, probabilmente, da qualcosa che ha origine diversa da un'area a noi più prossima».

Si tratta però di chiarire che cosa abbiamo provocato quel fenomeno e perché. «In questo senso auspico che gli enti preposti vadano a fondo predisponendo innanzitutto ulteriori controlli dice il sindaco In ballo c'è la salute pubblica e nulla può e deve essere lasciato senza responsabili. Ad oggi, resta il fatto che non c'è inquinamento ed è un primo punto fermo. Per quanto compete al Comune, abbiamo già attivato tutto quanto in nostro potere per proseguire con le verifiche»