Percepiva il reddito di cittadinanza ma un lavoro ce l'aveva. Anzi, proprietario di ben sette società e amministratore di altre nove. Scoperto dalla Guardia di Finanza e denunciato per aver fornito in sede di presentazione dell'istanza per l'ottenimento del contributo dichiarazioni false o attestanti cose non vere.

Nei guai A.R. 70 anni, di Piglio. L'attività investigativa condotta dai militari della Tenenza di Anagni al seguito del Comandante Luogotenente Carlo D'Onorio, scaturita dal monitoraggio di tutti coloro che beneficiano della prestazione assistenziale, ha consentito di rilevare che l'imprenditore, percettore della pensione integrativa di cittadinanza per circa 200 euro al mese da maggio dello scorso anno, era legale rappresentante di nove società e titolare delle quote di maggioranza, del valore di circa 90.000 euro, di altre 7 società, tutte di Roma.

L'illecita percezione della pensione integrativa di cittadinanza, da parte del settantenne ciociaro, è stata ottenuta mediante la falsa dichiarazione, nell'istanza presentata all'INPS, dei valori e delle possidenze mobiliari, in maniera da aggirare i divieti imposti della norma.

Il fatto è stato segnalato all'INPS di Frosinone per la decadenza del beneficio e la successiva attività di recupero delle somme di denaro indebitamente percepite dal reo.

La pensione integrativa di cittadinanza rappresenta una forma di sostegno per quanti concretamente hanno bisogno di assistenza, motivo per cui la Guardia di Finanza è impegnata in prima linea a contrastare fenomeni di indebito accesso al beneficio, affinché le risorse economiche pubbliche possano essere spese correttamente ed indirizzate ai cittadini onesti, in questo caso bisognosi di aiuto da parte dello Stato.

I Finanzieri del Comando Provinciale di Frosinone, nell'ambito di specifiche attività finalizzate al contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica e alle prestazioni sociali agevolate, hanno denunciato un settantenne residente nell'hinterland di Anagni che quale beneficiava della pensione integrativa di cittadinanza senza averne diritto.

In particolare, l'attività investigativa condotta dalla Fiamme Gialle della città dei Papi, scaturita dal monitoraggio di tutti coloro che beneficiano della prestazione assistenziale, ha consentito di rilevare che l'uomo, percettore della pensione integrativa di
cittadinanza per circa 200 euro al mese per il periodo a far data da Maggio 2019, era legale rappresentante di ben 9 società e titolare delle quote di maggioranza, del valore di circa 90.000 euro, di altre 7 società, tutte ubicate in Roma.

L'illecita percezione della pensione integrativa di cittadinanza, da parte del settantenne ciociaro, è stata ottenuta mediante la falsa dichiarazione, nell'istanza presentata all'INPS, dei valori e delle possidenze mobiliari, in maniera da aggirare i divieti imposti della norma. Il percettore della pensione integrativa è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria del capoluogo per aver fornito in sede di presentazione dell'istanza per l'ottenimento del contributo dichiarazioni false o attestanti cose non vere, con contestuale proposta di
sequestro preventivo dell'importo illecitamente percepito.

In ultimo, la rilevata situazione illecita è stata segnalata all'INPS di Frosinone per la decadenza del beneficio e la successiva attività di recupero delle somme di denaro
indebitamente percepite dal settantenne. 

di: La Redazione