Vede un futuro nero il proprietario di una casa vacanza: "nulla sarà come prima". In 7 anni ha accolto e fatto conoscere Trevi nel Lazio ai turisti di tutto il mondo.

Oggi la casa vacanza "Borgo Civita" è chiusa e chissà quando riaprirà le porte ai vacanzieri. «Ero
riuscito con duro lavoro - dice gestore Marco Iacobucci - a far arrivare gente da tutto il mondo, grazie alle piattaforme digitali. Con il ricavato pagavo le tante tasse, ma con la pandemia tutto il
mondo si è incastrato, il turismo il primo a pagarne le conseguenze».

«Nulla sarà più come prima, il turismo globalizzato si sta spegnendo, essere ottimisti è da folli a meno che non si abbia lo stipendio sicuro il 27 del mese. Pensavo in un sostegno anche morale di qualche ente come il Parco Monti Simbruini, ma nessuna traccia. Ho imparato la lezione, in Italia non devi fare nulla».

Parole chiare e molto amareggiate quelle del titolare dell'attività ricettiva a Trevi.