La festa di Santa Maria Salome, patrona di Veroli e della Diocesi, porta in dono ai fedeli l'attesa riapertura delle Chiese ai riti sacri, sospesi a causa dell'emergenza Covid 19. La Nobile Confraternita di Santa Maria Salome ha provveduto a stilare un fitto programma di appuntamenti religiosi per restituire ai verolani il gusto di quel culto antico, che da secoli scandisce la storia della Veroli devota e fedele. Cuore delle celebrazioni, la messa del 24 maggio (ore 18.30) presieduta da monsignore Ambrogio Spreafico, vescovo diocesano, e le funzioni del 25 maggio, presiedute da Don Giacinto Mancini (ore 11.00) e monsignore Giovanni Di Stefano (ore 18.30). Sospesi, invece, la tradizionale processione e ogni festeggiamento civile.

Il dettaglio degli eventi è pubblicato sul sito e sulla pagina facebook della Basilica. Il Rettore Don Angelo Maria Oddi ha voluto lasciare un messaggio di speranza: «Ci prepariamo a vivere con gioia la solennità di Santa Maria Salome, madre della nostra fede. In questi due mesi di segregazione forzata ma necessaria abbiamo avuto modo di riflettere. Abbiamo bisogno di fare tesoro di questo momento storico per riscoprire la forza della famiglia, della solidarietà. Valori che noi Verolani conosciamo bene perché ci sono stati annunciati da Maria Salome quando, come apostolo, è venuta in mezzo a noi e ha testimoniato la vita nuova del Vangelo.

Abbiamo sentito forte che la madre Salome, come sentinella, ha vegliato su di noi. Ora sembra quasi un segno della provvidenza che finalmente possiamo varcare le soglie delle nostre chiese proprio nei giorni della novena a lei dedicata. Ci sentiamo come i primi cristiani che, dopo la paura della persecuzione, uscivano finalmente dal buio delle catacombe alla luce del sole: sarà bello allora in questi giorni recarci nella basilica della madre per dire ancora una volta il nostro grazie a Dio e salutarci con l'antico augurio dei padri verolani: Dio ci benedica e Santa Maria Salome ci protegga!».