I bar di Alatri, ma anche un'azienda agricola di Tecchiena. Erano le basi logistiche di un'attività di spaccio di droga con tanto di consegne a domicilio. Era lo scorso maggio, quando le indagini di carabinieri e polizia, iniziate nel 2017, avevano portato a sedici misure cautelari. Ora, a distanza di quasi un anno dall'operazione denominata Drug farm, si è celebrata l'udienza preliminare.

Il gup Antonello Bracaglia Morante per ora ha esaminato solo due posizioni per le quali c'è stata richiesta di patteggiamento. Così, dopo l'intesa intervenuta tra pubblico ministero e difese, il gup ha concordato per Lorenzo Galuppi, 43 anni, difeso dall'avvocato Enrico Pavia, 2 anni con pena sospesa e per Danilo Messia, 48, cui erano contestati più episodi di cessione, due anni e sei mesi. Il giudice ha riconosciuto l'ipotesi di spaccio di lieve entità.

Entrambi, in esecuzione dell'ordinanza di custodia di maggio 2019, all'epoca erano finiti in carcere al pari di Orazio Fanella, 55 anni, ritenuto la figura di spicco del gruppo, Nello Ciangola, 61, tutti di Alatri, El Medhi Tyak, 45, marocchino, residente a Frosinone, ed Emilio Giorgi, 46, di Supino. Per questi ultimi e gli altri finiti ai domiciliari o sottoposti a misure meno afflittive l'udienza preliminare si celebrerà a parte.