«Non c'era volontà di sparare. Il colpo è partito accidentalmente». Così si difende il settantasettenne di Torrice, Valentino Paniccia, agli arresti domiciliari accusato di tentato omicidio, dopo la lite finita nel sangue mercoledì pomeriggio. Il nipote di 58 anni è rimasto ferito al braccio sinistro, raggiunto da un colpo di fucile da caccia che imbracciava lo zio.

Questa mattina si terrà la convalida dell'arresto davanti al gip, la dottoressa Ida Logoluso. La convalida sarà in video conferenza con l'arrestato nella caserma dei carabinieri che sarà ascoltato da remoto dalla dottoressa Logoluso, per rispettare le misure dell'emergenza Covid-19. Il pensionato è difeso dall'avvocato Silvia Latini. Il cinquantottenne è tutto ricoverato all'ospedale "San Camillo"di Roma.
I fatti si sono verificati l'altro ieri intorno alle 15.30 in via Tufare. Sul posto il personale medico e i carabinieri della stazione di Torrice.

La ricostruzione
Stando alle accuse, la lite, non sarebbe la prima tra zio e nipote, sarebbe scaturita per problemi di confine.
Nel vedere il nipote arare il campo vicino alla sua proprietà, il pensionato sarebbe andato a casa e prendere il suo fucile regolarmente detenuto e ha esploso un colpo che ha raggiunto il braccio sinistro del cinquantottenne. Paniccia si difende sostenendo che il colpo è partito accidentalmente.
Oggi, dunque, la convalida dell'arresto.
Il nipote ha riportato gravi ferite al braccio, ma fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita ed è tuttora ricoverato nella struttura ospedaliera della capitale dove è stato trasportato con l'eliambulanza.