Maltrattamenti in famiglia ed estorsione. Sono queste le accuse molto pesanti mosse nei confronti di un trentenne del Cassinate arrestato dai militari del capitano Tamara Nicolai e del tenente Fava. Maltrattamenti che avrebbero riguardato proprio la madre del giovane finito in manette, assistito dall'avvocato Emanuele Carbone, che oggi verrà sottoposto alla convalida della misura in modalità telematica. Secondo le primissime informazioni trapelate sembrerebbe che il giovane abbia chiesto a più riprese somme di denaro alla madre con la quale conviveva.

Ma la situazione sarebbe degenerata quando la donna si sarebbe opposta. Potrebbe essere stato proprio questo ad aver fatto scattare nel trentenne una rabbia senza eguali. Quindi l'intervento dell'Arma che ha fermato il giovane e offerto un sostegno concreto alla donna. Oggi il ragazzo potrà spiegare e chiarire cosa sia accaduto.

Il precedente
Purtroppo la violenza registrata nel Cassinate non è l'unica negli ultimi tempi. Solo pochi giorni fa l'arresto a Cervaro di un uomo accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie. In base a una prima ricostruzione dei fatti sembrerebbe che l'uomo, un quarantasettenne rumeno avrebbe scaraventato la moglie a terra mentre la donna stava facendo attività fisica in casa. Insulti continui, aggressioni verbali per un nonnulla. A volte, però, anche quel limite veniva superato.

Come dichiarato dalla donna, non sarebbe stata neppure la prima volta. Nei giorni scorsi il clima era divenuto insostenibile: offese terribili, insulti e minacce per cose da niente. Ogni contrasto diventava un pretesto per arrivare allo scontro. Sabato, mentre la convivente stava facendo attività sportiva in casa, la situazione è sfuggita di mano e i carabinieri di Cervaro, della Compagnia di Cassino coordinata dal capitano Ivan Mastromanno hanno messo fine a quella violenza traendo in arresto l'uomo, sottoposto ai domiciliari.

Assistito dall'avvocato Ernesto Cassone, ha risposto al giudice: avrebbe riferito di un rapporto complesso, di una convivenza diventata più difficile in questo momento di crisi, chiarendo la propria posizione. Il gip ha convalidato l'arresto, disponendo la remissione in libertà del quarantasettenne che non potrà più condividere l'abitazione con la moglie e che è risultato destinatario di un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla signora.