«Persone capaci di distribuire solo odio e malignità, capaci di profanare perfino un luogo sacro all'unico scopo di criticare e sbeffeggiare un'amministrazione comunale che sta affrontando con determinazione e coraggio un lavoro quintuplicato, cercando di fronteggiare innumerevoli richieste di ogni genere».
Il sindaco di Pignataro Interamna Benedetto Murro, solitamente pacato, non usa mezza termini per definire quanto accaduto al cimitero dove qualcuno avrebbe fotografato dei fiori e li avrebbe "usati" per dire che sarebbero stati lì abbandonati dal Comune.

E c'è chi gli suggerisce di procedere a formalizzare una regolare denuncia presso le forze dell'ordine.
«Non una parola di compiacimento, non un complimento né un plauso quando abbiamo permesso - ha continuato il primo cittadino - grazie alla collaborazione del nostro parroco, di pregare al cimitero per tutti i nostri defunti, di deporre simbolicamente nei punti principali i fiori donati dall'ingrosso "La Peonia" e gli altri acquistati dall'amministrazione comunale, e certo non con le casse comunali, o quando abbiamo trasmesso online la messa della nostra festa dell'ottava di Pasqua, o quando abbiamo deposto la corona ai caduti nel giorno del 25 aprile festa di Liberazione. Ma i leoni da tastiera - attacca amareggiato Benedetto Murro - hanno pensato bene di pubblicare una foto del cimitero comunale chiuso per le restrizioni nazionali sul Covid 19. Una foto di piante e fiori che i dipendenti comunali hanno lasciato e che avrebbero dovuto portare in paese, dopo averne piantumato molte altre in tutto il cimitero».

Questo lo sfogo del sindaco del piccolo centro, Benedetto Murro, che stavolta davvero ha deciso di rompere gli argini e, senza indugio, di condannare atteggiamenti che non vanno nella direzione della concordia della comunità.