Si studiano piani su come affrontare la "fase due". Il Comune di Sora (dove ieri si è registrato il quarantunesimo caso di positività al coronavirus), è al lavoro per garantire servizi e sostegno alla popolazione. Il sindaco Roberto De Donatis, durante le sue consuete dirette social, ha parlato di incontri con diversi attori chiamati a ragionare su come fronteggiare l'emergenza. Tavoli che nascono per trovare una sintesi e garantire una ripartenza adeguata.

Però fuori dal palazzo comunale i mal di pancia ci sono: si è arrivato a definire le dirette del sindaco prive di sostanza, fatte di sole chiacchiere divulgate tramite il web, lontane dalla concretezza che si aspettano i cittadini, specie da chi ha un'attività commerciale che attende una mano d'aiuto per rialzarsi da questo difficile momento. Ad esempio con il taglio delle tasse comunali e attraverso un ventaglio di agevolazioni.
Il sindaco, però, sbotta e non ci sta ai suggerimenti che arrivano dalla minoranza perché si dice pronto a compiere i passi programmati già da settimane, di concerto con assessorati e uffici.

Proprio ieri De Donatis ha parlato della possibilità di aprire in maniera contingentata il cimitero già nei prossimi giorni. C'è uno studio in atto. Per la riapertura del mercato settimanale è in piedi un altro studio con le rappresentanze sindacali degli ambulanti per stilare un piano che scongiuri la formazione di assembramenti.
Anche sulla possibile esenzione dai tributi comunali il primo cittadino ha parlato di uno studio che prevede la possibilità di adottare misure a vantaggio dei cittadini e delle aziende in sofferenza. Approfondimento in corso anche per la possibile riapertura dei parchi cittadini.
Infine De Donatis, parlando del nuovo decreto e ribadendo l'importanza dell'uso delle mascherine, ha insistito sulla necessità di rispettare il distanziamento sociale: «Il mio non è l'atteggiamento di chi vuole limitare la libertà dei comportamenti - ha detto - ma bisogna rimanere con la guardia alta».