L'inciviltà non conosce quarantena, neanche il coronavirus la ferma. Perciò i cittadini corretti s'indignano perché le regole devono essere rispettate da tutti ed è necessario intensificare i controlli o con vigilanti o con l'installazione di telecamere capaci di immortalare chi sporca la città.

Anche in questi giorni, in una Sora vuota e desolata, il rispetto degli spazi pubblici resta una chimera. In diverse zone, sia in centro sia in periferia, specialmente vicino alle attività commerciali aperte, panetterie, alimentari e supermercati, la scena è la stessa: mascherine, guanti, buste, cartacce e altri rifiuti buttati lungo il ciglio delle strade.

Addirittura decine di sacchi abbandonati davanti l'ecocentro nel weekend scorso. Pessimo comportamento anche quello di molti proprietari di cani che abbandonano i sacchetti con le deiezioni dei loro amici a quattro zampe lungo i viali alberati che costeggiano il fiume Liri.

In queste settimane è consentito uscire da casa per portare il cane a fare i bisogni, ma se non si incontrano cassonetti non è consentito lasciare gli escrementi vicino ai pali della luce. Chi lo fa rischia una sanzione salata.

Inoltre, sul Lungoliri Rosati non bastano i sacchetti abbandonati contenenti un po' di tutto e i guanti buttati per terra, ci sono anche molte bottiglie di vetro. La situazione è insostenibile specie per i residenti della zona che si lamentano per il cattivo odore proveniente dal marciapiede sotto casa.

Come se non bastasse, in alcune strade centrali ieri la raccolta dell'umido ha avuto qualche problema perché gli operatori ecologici della società Ambiente e Salute Srl hanno trovato i rifiuti sparsi lungo la strada, dove sono rimasti. Un pessimo modo di prepararsi all'agognata ripartenza.