Terapia intensiva torna un reparto "Covid free".
Dopo quasi due mesi. Ieri pomeriggio l'ultimo paziente affetto da Coronavirus che era rimasto è stato trasferito a Malattie infettive. In questo momento a Rianimazione ci sono due persone alle prese con patologie diverse dalla pandemia.

La dottoressa Sandra Spaziani, responsabile di Anestesia e Rianimazione dell'ospedale di Frosinone, non ha nascosto né la gioia né la commozione. Non riesce a togliersi dalla memoria quello che è successo dal sette marzo in poi, quando Terapia intensiva ha dovuto fronteggiare un'ondata di ricoveri mai vista in precedenza. Allora i posti erano 7, ma nessuno attrezzato per pazienti Covid. La risposta della Asl fu rapida: postazioni raddoppiate (14) e tutte dedicate ai malati di Coronavirus.

Spostando ad Alatri chi invece aveva altre patologie.
Per la verità oggi è possibile attivare fino a 19 posti, senza considerare i 6 di "sub-intensiva". Lo tsunami è stato durissimo da fronteggiare. Ma il reparto ha retto.
Come dimostra la rilevazione effettuata dalla stessa Sandra Spaziani, confrontando i dati degli ultimi due anni.

Prendendo in considerazione il periodo compreso dal 7 marzo al 22 aprile. Nel 2019, quando cioè non c'era il Covid, ci furono 25 ricoveri e 12 decessi (il 48%).
Nello stesso periodo di quest'anno (con l'onda legata al Coronavirus) i ricoveri sono stati 39, i decessi 21 (il 53,84%). Numeri che fotografano la drammaticità della situazione, ma anche la capacità di tenuta e di risposta di Rianimazione.

La trincea di questa "guerra". Fino a due settimane fa Terapia intensiva era "sold out". Ora è "Covid free".
Intanto ieri la dottoressa Patrizia Magrini, direttore sanitario della Asl di Frosinone, è stata dimessa dall'ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma, dove era ricoverata da poco più di due settimane. La Magrini era risultata positiva al Covid-19 il trentuno marzo scorso: inizialmente in isolamento domiciliare, era poi stata ricoverata.

In una nota dell'ufficio stampa della Asl si specifica che la Magrini «dovrà effettuare un breve periodo di convalescenza prima di poter riprendere l'attività lavorativa, alla quale è desiderosa di poter tornare pienamente, anche se in questo periodo ha comunque continuato a seguire e organizzare le attività sanitarie della nostra Azienda».

Migliorano le condizioni del direttore generale Stefano Lorusso, ricoverato presso il reparto Malattie infettive dello Spaziani. Pure lui ha contratto il Coronavirus.
Per quanto riguarda la curva dei contagi, negli ultimi tre giorni sono stati rilevati sempre 3 casi positivi.

Ieri è iniziata una nuova settimana, ma soprattutto è scaduto il termine dei quattordici giorni da Pasquetta.
Quattordici giorni è anche il periodo massimo di incubazione del virus. Il temuto effetto "impennata" non c'è stato. Uno sguardo alla sequenza dei nuovi contagi negli ultimi otto giorni: 8 casi il venti aprile, 5 il ventuno, 9 il ventidue, 7 il ventitré, 0 il ventiquattro, 3 il venticinque, 3 il ventisei, 3 il ventisette. Il totale fa 38, la media giornaliera è di 4,75.

Per la prima volta si scende sotto i 5 casi al giorno.
E bisogna sempre considerare i 113 guariti e i 56 dimessi. Mentre altre 9 persone sono uscite dall'isolamento domiciliare, per un totale di 3.626 negli ultimi ventisei giorni. Infine, resta molto alto il numero dei tamponi effettuati quotidianamente: la media è di 300. Fra l'altro i test sono sempre più mirati, sia per la protezione di alcune categorie (come i sanitari), sia per l'individuazione degli asintomatici.