È una brutta storia, triste per le circostanze e indecente politicamete, che fa il giro dei social e scatena commenti al vetriolo. Se ne parla abassa voce anche negli uffici di Palazzo Antonelli con tono scandalizzato.

Protagonista è l’assessore Mario Sodani, titolare di deleghe importanti (Pubblica Istruzione, Servizi scolastici, Turismo, Trasporto pubblico locale e Rapporti con le associazioni), che non si è commosso più di tanto al cospetto di una vicenda che ha addolorato tutta la città. E soprattutto non si è fatto scrupolo di battere cassa al Comune con la sua impresa.

La sua ditta di onoranze funebri ha fornito il servizio per l’ultimo saluto a un bambino morto in tenerissima età, servizio che generosamente l’amministrazione del sindaco Caligiore si è offerta di pagare per ovviare alle difficoltà economiche della famiglia. Un caso che ha mobilitato anche i servizi sociali e che ha toccato l’intera cittadinanza. Forse un po’ meno il cuore di pietra dell’assessore Sodani, per la cui ditta il Comune ha impegnato poco meno di duemila euro (1.911,47) con un’apposita determina del 10 settembre scorso.

Tutto lecito e regolare, ma fa discutere il fatto che un componente della Giunta intrattenga in modo così disinvolto rapporti di affari con il Comune che egli stesso amministra. Se non altro per una questione di trasparenza. E anche per un vezzo di signorilità. Altrove si sarebbe gridato allo scandalo, l’interessato avrebbe chiesto scusa e si sarebbe dimesso. Altrove, appunto.

Ma a Ceccano le cose continuano ad andare diversamente, nonostante le reiterate promesse sulla trasparenza.

A questo punto l’assessore Sodani potrebbe uscire dall’imbarazzo mettendosi una mano sulla coscienza e una sul portafogli: la prima per dimettersi, la seconda per offrire di tasca sua le esequie del piccolo.