Spazio satira
Ceccano
21.06.2025 - 18:00
Il terreno del quartiere Di Vittorio dove sarebbe dovuto sorgere il centro per minori
Anche sul nuovo centro educativo per minori previsto nel quartiere Di Vittorio il Comune ingrana la retromarcia. L’opera non si farà più. Era tra quelle finite nell’inchiesta della Procura europea “The good lobby”, che lo scorso ottobre ha condotto agli arresti domiciliari l’ex sindaco Roberto Caligiore, tre tecnici comunali, imprenditori e professionisti, con una trentina di indagati. Ora Palazzo Antonelli, dopo aver fatto lo stesso con i lavori programmati al Castello dei Conti, ha revocato in autotutela l’incarico affidato a suo tempo (maggio 2023) al progettista della struttura, l’ingegner Stefano Polsinelli, coinvolto nell’inchiesta giudiziaria insieme ad Alberto Ronconi, al quale erano stati assegnati dei servizi di controllo del cantiere, e al funzionario dell’ufficio tecnico e responsabile unico del procedimento Camillo Ciotoli. Della commissione che poche settimane prima degli arresti del 24 ottobre 2024 aveva aggiudicato l’appalto all’impresa “Consorzio stabile Santa Rita” di Veroli faceva parte anche un altro indagato: l’architetto Diego Aureli, dirigente comunale.
Un’opera da 1.215.000 euro più Iva, prevista dalla Presidenza del Consiglio dei ministri nel 2015 nel programma per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate. Un anno fa il Comune pubblicò il bando per reperire le manifestazioni d’interesse a partecipare alla gara: giunsero ben 128 richieste. Con la selezione il cerchio si restrinse prima a dieci, poi a tre. Infine a settembre l’affidamento all’impresa di Veroli che aveva presentato l’offerta più vantaggiosa. Con il clamoroso epilogo dell’inchiesta giudiziaria il progetto si è bloccato. E ora può dirsi defunto.
Quello del centro per minori del Di Vittorio è uno dei sette progetti finiti sotto la lente degli investigatori dello Sco della polizia e della squadra mobile di Frosinone, incaricati dell’indagine dalla Procura europea, insieme alla riqualificazione del centro storico, la messa in sicurezza della scuola di Borgo Berardi, la gestione dei servizi di accoglienza per i richiedenti asilo e i lavori di ristrutturazione e recupero del castello dei Conti. Per quest’ultima opera, nel maggio scorso il Comune, allora guidato dal commissario prefettizio Fabio Giombini, ha annullato in autotutela l’affidamento della progettazione dei lavori finanziati con i fondi del Pnrr. Anche in quel caso la progettazione dell’intervento era stata affidata all’ingegner Polsinelli.
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