Niente soldi ma opere di pubblica utilità, come stabilito nel lontano 2006 dal Consiglio comunale. E ora, dopo tanti anni di inutili discussioni tecniche e politiche, l’amministrazione di Palazzo Antonelli vuole stringere sull’urbanizzazione della città nuova, quella identificata come zona F nel Piano regolatore, l’area di espansione commerciale e direzionale di Ceccano.
Il conto è presto fatto: mancano ancora all’appello diverse opere che i privati si sono impegnati a realizzare a scomputo di quanto dovuto al Comune per gli oneri di urbanizzazione: 1.155.192 euro in tutto. Tradotto in manufatti significa una fognatura di quasi tre chilometri, un collettore per le acque bianche di 720 metri, una condotta idrica di 1.100, una delle due strade complanari di 400 metri che ancora manca e due grosse rotatorie di oltre mille metri quadrati ciascuna.
Nei giorni scorsi sono partite le lettere con cui l’amministrazione sollecita i lottizzanti a realizzare le opere pattuite, indicando termini temporali precisi. Il primo è quello del 10 ottobre prossimo per consegnare il collettore fognario di 2.711 metri (i lavori sono iniziati a giugno) che dall’impianto di sollevamento Aurora Due, nella parte alta della lottizzazione, raggiunge il pozzetto di allaccio del depuratore Asi, in via Anime Sante. Se il termine non verrà rispettato, il Comune avverte che procederà a una verifica igienico-sanitaria degli scarichi esistenti e avvierà le procedure per l’utilizzazione di tutte le polizze fideiussorie versate a garanzia dei lavori previsti.
Fideiussioni che riguardano anche altre opere di pubblica utilità non ancora realizzate. Per questo l’amministrazione intende convocare tutte le parti a settembre per stilare un cronoprogramma preciso.
Le opere, compresa una parte della fognatura e una strada complanare, sono state realizzate negli anni. Altre però devono essere completate. E ora il Comune stringe sui tempi. «Da quando mi sono insediato ho cercato di risolvere questa annosa vicenda - dice il sindaco Roberto Caligiore che gestisce anche la delega all’Urbanistica - La condotta fognaria andava realizzata già molto tempo fa perché non è plausibile che la parte più moderna di Ceccano sia priva di questi importanti sottosistemi. C’è una convenzione che va rispettata e i lavori vanno completati entro il termine fissato. Se così non sarà - conclude Caligiore - prenderemo le decisioni più opportune».