Attimi di concitazione ieri a Ceccano quando i carabinieri si sono presentati a casa di A. M. per portarlo via. L'uomo, un operaio di 44 anni, non si aspettava quel tipo di visita. Tantomeno sospettava il motivo: un ordine di carcerazione con l'accusa di stalking nei confronti della moglie.

La storia è una di quelle che ricorrono sempre più frequentemente nelle cronache quotidiane, un amore assai poco amorevole, una concezione della propria donna come qualcuno di cui poter disporre sempre e comunque, da gestire come una proprietà privata, da punire all'occorrenza con botte e insulti. Un rapporto, quello che emerge dalla disperata richiesta d’aiuto della donna, logorato da dispetti continui e litigi violenti che l’hanno indotta a denunciare suo marito, sposato in seconde nozze. Così ieri i carabinieri della stazione di Ceccano si sono presentati nell'abitazione dell'uomo, in via Fontana del Gatto, e lo hanno arrestato.

Il magistrato che si occupa del caso ha dunque ritenuto che il comportamento violento dell'operaio potesse divenire pericoloso per l'incolumità fisica della moglie e forse anche della figlia che vive con la coppia. Da qui l'ordine di carcerazione che i militari dell'Arma hanno eseguito accompagnando l'uomo nella casa circondariale di via Cerreto, a Frosinone. Oggi, difeso dall'avvocato Giampiero Vellucci, lo stalker comparirà in tribunale per l'udienza di convalida dell'arresto. Sarà il giudice a stabilire se rimetterlo in libertà o se dovrà restare in carcere fino allo svolgimento del processo.